Luca Orestano, poche ore dopo l'incidente in cui la sua famiglia è stata distrutta, ha scritto su Facebook un pensiero ai suoi cari: «L'unica cosa che posso esprimere è che vi amo oltre ogni cosa»
Incidente sulla A29, parla il figlio sopravvissuto «In un attimo è stato tutto buio, poi lo schianto»
Luca Orestano, poche ore dopo l‘incidente in cui hanno perso la vita la madre Rosa, il padre Roberto e la sorella di Miriam, ha scritto su Facebook un pensiero ai suoi cari: «L’unica cosa che posso esprimere è che vi amo oltre ogni cosa». Al telefono con il pastore evangelico Pietro Zanca, Luca racconta la tragedia che ha distrutto la sua famiglia: «Stavamo dormendo. Mio padre era alla guida. Mio fratello più piccolo era sopra le mie gambe. In un attimo è stato tutto buio. Il volo dal viadotto. Lo schianto. Ho visto mia madre e mia sorella che non respiravano più. Mio fratello e mio padre che chiedevano aiuto. Poi sono arrivati i soccorsi, ma per mio padre non c’è stato nulla da fare».
«È un giovane sotto shock per quello che ha visto – racconta il pastore – Gli sono stato vicino per molto tempo, cercando di confortarlo. Sa bene che aveva dei genitori fantastici che lo amavano. Adesso bisogna pregare per il più piccolo che si trova ricoverato in condizioni molto serie». Tante le persone che stanno esprimendo solidarietà al giovane sui social network.
«Per Roberto questo era un periodo nuovo, un periodo di serenità dopo tanti mesi bui. Era elettricista e tra poco doveva partire e andare in Danimarca per lavorare in un cantiere dove costruiscono navi. Lui doveva occuparsi del reparto elettrico». Racconta ancora il pastore evangelico che ha seguito per anni la famiglia nella Chiesa evangelica in via dei Cantieri.
«La notizia ha provocato nella comunità tantissimo dolore. La famiglia Orestano era molto conosciuta e benvoluta. Con la moglie Rosy mi sono sentito due giorni fa – aggiunge – Una donna meravigliosa, solare che viveva per il marito e i figli. Nonostante le difficoltà non aveva perso il sorriso». Il padre Roberto Orestano molto religioso aveva trovato conforto nella chiesa. Su Facebook aveva affidato il suo ultimo pensiero quello che potrebbe essere letto alla luce della tragedia come il suo testamento. «Chi veramente vuole conoscere la verità predicata, chieda al nostro Signore Gesù Cristo con tutto il cuore il discernimento della parola che ha lasciato scritto. Lui è il buon pastore che ti farà comprendere direttamente la sua parola. Dopo di ciò confrontala con i pastori terreni che portano la sua parola, e se hai chiesto con il cuore tutto ciò capirai se la parola portata è verità. Se non è uguale al quella lasciata dal nostro Dio, egli stesso dice che sia anatema, non ascoltare, ma fuggi. Non dice attacca e giudica, ma dice fuggi via. Dio vi benedica grandemente».