L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ha diffuso i dati sugli incendi che nel 2023 hanno colpito alcune aree del nostro Paese. L’anno scorso l’Italia è stata colpita da incendi boschivi per una superficie complessiva di 1073 chilometri quadrati, cioè quasi un terzo della Valle D’Aosta; circa 157 chilometri quadrati tra questi erano composti da ecosistemi terrestri forestali. L’83 per cento del totale della superficie forestale italiana colpita da grandi incendi boschivi appartiene alle regioni Sicilia e Calabria. In Sicilia sono andati a fuoco 101 chilometri quadrati di superficie forestale, cioè il 64 per cento del totale forestale nazionale bruciato nel 2023. Quindici regioni su venti sono state interessate da grandi incendi boschivi, quelle che invece non hanno subìto incendi di boschi sono state Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche e Umbria.
La provincia più colpita dagli incendi è stata quella di Palermo – con 43,5 chilometri quadrati – che da sola rappresenta il 43 per cento del totale forestale regionale bruciato e il 28 per cento del totale forestale nazionale bruciato. Nella provincia di Messina e in quella di Siracusa sono bruciati rispettivamente 23 e 10 chilometri quadrati di superficie boschiva. Il 43 per cento degli ecosistemi forestali interessati da incendi nel 2023 si trova all’interno di aree protette, appartenenti principalmente a siti della Rete Natura 2000, cioè il principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità. «Gli incendi avvenuti in Italia nel 2023 – dice l’Ispra – sono risultati rilevanti sia per l’estensione complessiva delle aree colpite – negli ultimi sei anni è stata superiore solo nel 2021 – sia perché hanno colpito sistematicamente solo alcune province».
«I numeri – dice l’Ispra – risultano in aumento rispetto al 2022 soprattutto per le superfici totali bruciate (+36 per cento) e in misura minore per le sole superfici forestali bruciate (+6 per cento). In quattro giorni – quelli tra il 24 e il 28 luglio 2023 – «sono bruciati circa 80 chilometri quadrati di superficie boschiva, mediamente 20 chilometri quadrati al giorno», cioè «quasi la metà di quanto bruciato in tutto il 2023». Nei mesi di agosto e di settembre, invece, «sono bruciati mediamente 0,3 chilometri quadrati di foreste al giorno». Altro evento importante è stato quello che si è verificato «tra il 17 e il 23 settembre»: in quei giorni sono bruciati circa «20 chilometri quadrati di bosco», mediamente «2,8 chilometri quadrati al giorno».
L’Ispra ha pubblicato anche alcuni dati relativi agli incendi nei primi mesi del 2024. «Dall’1 gennaio al 31 maggio 2024 – dice l’Istituto – risulta colpita da incendi boschivi una superficie complessiva di 39 chilometri quadrati, di cui quasi 12 appartenenti a boschi e foreste». L’Ispra sottolinea anche che l’80 per cento delle aree interessate dagli incendi – sia totali sia forestali – si trova nelle regioni Sicilia e Calabria.
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