Da giuseppe scianò e corrado mirto
In Sicilia la benzina deve costare 80 centesimi al litro!
da Giuseppe Scianò e Corrado Mirto
riceviamo e volentieri pubblichiamo
La politica politicata della casta e dei Partiti dominanti in Sicilia, – spesso per conto terzi, – non ha provocato altro che miseria, disoccupazione, nuova emigrazione, ascarismo, clientelismo, corruzione, carenze nei servizi pubblici, – persino in quelli di pubblica utilità e/o sanitari, – diventati principalmente posti di sotto-governo e di assunzioni facili e pletoriche, e chi più ne ha più ne metta.
Lattuale classe politica ha fatto anche di più e di peggio: ha compromesso gravemente il nostro AVVENIRE e quello delle generazioni future. Pensiamo, ad esempio, alle TRAME ANTISICILIANE; alle tattiche della DEINDUSTRIALIZZAZIONE e della DELOCALIZZAZIONE delle Aziende industriali; allo smembramento della Sicilia in tre REGIONICCHIE; alla deculturazione; al deterioramento della qualità della vita; allaumento dei PRELIEVI FISCALI ed alla perdita di competitività di vari settori, – di solito trainanti in altre realtà analoghe a quella siciliana, – come, ad esempio, è avvenuto ed avviene per il TURISMO.
A ciò si aggiunga la programmata destinazione del territorio siciliano a mercato di assorbimento e di smistamento di quanto di peggio si produca nel mondo, mettendo in pericolo lesistenza e lintegrità della stessa Sicilia.
Da qui lesigenza, per gli Indipendentisti di lu Frunti Nazziunali Sicilianu, di puntare, nellimmediato, alladozione di provvedimenti legislativi di facile attuazione e capaci di dare un grosso scossone, in senso fortemente innovativo e costruttivo, alla nostra economia.
Da qui, fra le altre, ma con assoluta priorità, la proposta di ridurre drasticamente il prezzo della BENZINA e quello degli altri derivati del PETROLIO.
Risultato, questo, che si può e si deve conseguire attraverso la defiscalizzazione del prezzo al consumo che, comè noto, è costituito dalla somma di una serie di ACCISE, di BALZELLI, di IMPOSTE (IVA compresa), che ne fanno lievitare il costo finale di oltre il 60 per cento.
Sostiene, infatti, lFNS Sicilia Indipendente che la defiscalizzazione, in Sicilia, del prezzo della BENZINA e di quello che è il prezzo degli altri derivati del PETROLIO sia un diritto prioritario ed irrinunciabile del Popolo Siciliano.
Da queste considerazioni partirà una campagna di sensibilizzazione, innanzi tutto nei confronti dellopinione pubblica siciliana ed ovviamente nei confronti dellARS e del PARLAMENTO, per ottenere un provvedimento legislativo specifico che porti alla defiscalizzazione, in Sicilia, della BENZINA e degli altri derivati del PETROLIO.
La parola dordine, a titolo indicativo ed esemplificativo, è
BENZINA AD OTTANTA CENTESIMI.
Niente blocchi stradali, niente violenze, niente prevaricazioni. E neppure interruzioni di attività lavorative, né qualsiasi iniziativa che possa danneggiare il Popolo Siciliano o i singoli cittadini ed i rispettivi diritti di lavorare, di viaggiare e di muoversi come e dove meglio credono.
Insomma: una rivoluzione culturale pacifica e civile, ma determinata ed inarrestabile, che coinvolga i Siciliani tutti. E che DELEGITTIMI moralmente e politicamente i Partiti, i politicanti, i militanti dellANTISICILIA, i Movimenti e quanti, in un modo o nellaltro, facciano carriera e/o traggano vantaggi, contrabbandando e svendendo i diritti sacrosanti del Popolo Siciliano, della Nazione Siciliana, che, peraltro, sono DIRITTI IRRINUNCIABILI, INALIENABILI ed IMPRESCRITTIBILI.
A N T U D U !