Oggi e domani il tema sarà al centro di una serie di incontri che toccheranno diversi aspetti. Tra gli obiettivi, capire se esistono delle alternative a una realtà «basata sul controllo da parte di gigantesche multinazionali che usano mole di dati a proprio piacimento», spiega Giampiero Filoramo di Officina rebelde
Il Web, strumento tra controllo e libertà Alla Palestra Lupo due giorni di dibattito
Il rapporto tra social network e cambiamenti sociali. Il controllo della Rete. Il concetto di privacy. «Un tema è estremamente attuale», sorride Giampiero Filoramo, componente di Officina rebelde e tra i fondatori di uno dei primi hacklab italiani, nato proprio a Catania. L’argomento sarà al centro di una due giorni – oggi e domani – organizzata alla Palestra Lupo che avrà come ospite principale Renato Curcio. Il sociologo, tra i fondatori delle Brigate rosse, presenterà L’impero virtuale, un volume nel quale analizza come aziende nate poche decine di anni fa – tra le quali Google e Facebook – controllano le vite di miliardi di persone.
«Vogliamo capire quali sono le alternative al sistema attuale», afferma Filoramo. Una quotidianità «basata sul controllo da parte di gigantesche multinazionali statunitensi che usano questa gran mole di dati a proprio piacimento». Ci sarà spazio anche per parlare di «cos’è cambiato nell’immaginario collettivo – aggiunge – Chi ha vissuto l’avvento di internet dall’inizio ha più polso di quale sia l’approccio delle nuove generazioni alla Rete».
A intervenire saranno anche altri esperti di settori diversi. Giovanni Lo Castro, docente di Psicologia clinica di Unict, parlerà de Il soggetto e la libertà nell’era di internet. E poi Potere, comunicazione, web verranno analizzati da Francesco Caudullo del Centro di ricerca e studi per la democrazia nella transizione. Infine un altro dei temi sarà Quali linee di fuga dalla società del controllo automatico con il ricercatore Giorgio Griziotti. A conclusione verrà proiettato il documentario del 2013 Zero privacy.
«Non andremo troppo sullo specifico, non ci addentreremo in aspetti tecnici – assicura Giampiero Filoramo – Il tema è molto interessante e abbiamo pensato che lo sarebbe stato anche dibatterlo assieme».