Marius Mele ha realizzato le riprese per il portale Sicily. A MeridioNews racconta le tecniche usate per confezionare un prodotto che in breve tempo ha ottenuto migliaia di visualizzazioni e condivisioni sui social network. Un successo nettamente superiore a quello avuto dalla Fondazione Unesco Sicilia
Il video sulle bellezze della Sicilia: parla l’autore «Lo spot Unesco troppo dilettantistico e statico»
Quasi in contemporanea sono apparsi sul web due video che parlano di Sicilia. Uno promuove il percorso arabo-normanno Unesco commissionato dalla fondazione Unesco Sicilia, l’altro è voluto da Joe Ricotta, un imprenditore londinese di origini siciliane, grande amante dell’Isola e delle sue bellezze che ha da poco lanciato un nuovo portale. Sicily (sicily.co.uk) è una piattaforma che nasce in Inghilterra per promuovere il territorio siciliano sul mercato inglese, mostrandone le meraviglie e offrendo tutte le informazioni necessarie ai turisti interessati a scoprire la nostra terra e prenotare la propria vacanza. Il video è stato girato dal videomaker salernitano Marius Mele.
E mentre il sito si intende dare risalto e valorizzare il territorio in tutte le sue sfumature, il video è diventato virale, facendo emozionare migliaia di persone, che a loro volta lo hanno condiviso sui social. Destino diverso rispetto al video arabo-normanno che soffre dell’abuso di stereotipi. «Non è neanche un video, è uno slideshow – commenta Mele -. Gli enti locali spesso non hanno grande idea di come si facciano queste cose». Nonostante si tratti di uno dei mezzi migliori per fare promozione. «Le immagini sono la nuova frontiera della comunicazione, la gente non ha tempo per leggere – spiega -. Ma bisogna saperli fare, pensare a delle strategie. Il video che mi è stato commissionato doveva raccontare in pochi minuti la Sicilia. Ho fatto 90 giorni di riprese. La produzione è durata sei mesi, considerando il montaggio – aggiunge -. Ho girato tutte le province e le isole, migliaia di chilometri in macchina». E nel frattempo Mele già pensa al futuro. «In un prossimo progetto mi piacerebbe raccontare le persone straordinarie che sono i siciliani, perché anche quelle sono un incentivo al turismo. Le persone al Sud – sottolinea – hanno qualcosa, ci vorrebbe uno storytelling del territorio».
Sullo spot della fondazione Unesco, il videomaker ha le idee chiare. «Nel mio video ho cercato di non dare l’immagine di una Sicilia stereotipata, fatta solo di arance e di pupi siciliani – commenta -. Volevo una Sicilia contemporanea, vibrante, viva, fuori dagli schemi. Tutte le aziende si contendono l’attenzione del pubblico, ormai per catturarla bisogna fare qualcosa di straordinario». Mentre, soffermandosi sulle tecniche utilizzate per le proprie riprese, Mele sottolinea di non aver fatto «neanche una ripresa col drone», mentre alcune sono state girate «con una tecnica molto particolare: hyperlapse, un insieme di tante foto in serie», con l’intento di accentuare la sensazione di movimento. «Chi vede il mio video non può non immedesimarsi in un viaggiatore», conclude il videomaker campano.