20 Luglio 1969: Armstrong mise piede sulla Luna e piantò con orgoglio la bandiera americana
Il viaggio nella luna
IL VIAGGIO NELLA LUNA.
Era questo il titolo del primo film in assoluto in cui luomo conquistava la luna: il viaggio immaginario,fantastico, impossibile.
Di certo, Georges Méliès ignorava che il suo film Le Voyage dans la lune, girato nel 1902, sarebbe stato, forse, fonte di ispirazione per i futuri astronauti americani, decine di anni più tardi.
Neil Alden Armstrong nacque nel 1930 a Wapakoneta nellOhio, era stato pilota di aviogetti della marina americana e ingegnere aeronautico.
Aveva partecipato al volo Gemini 8 con D.Scott, il 16 Marzo 1966, ma la sua carriera raggiunse il culmine quel lontano 20 Luglio del 1969, quando con lamico e collega Edwin Aldrin, durante la missione Apollo 11, mise piede sulla superficie lunare e piantocon orgoglio la bandiera a stelle e strisce del suo paese.
Un piccolo passo per loro, ma un passo gigantesco per lumanità.
Queste furono le prime parole che pronunciò, riportate lindomani da ogni giornale del pianeta terra,sotto lo sguardo stupefatto dei lettori.
Ma già dieci anni prima, era partita la missione Lunik III,per esplorare anche la faccia nascosta del satellite, grazie ai satelliti artificiali e alle sonde inviate in missione dal nostro pianeta.
Le osservazioni dalla Terra furono avvantaggiate dallestrema vicinanza rispetto agli altri corpi celesti, ma soprattutto dalla tenue atmosfera lunare,che permette di individuarne, anche ad occhio nudo: le parti scure, ovvero le formazioni pianeggianti, chiamate oceani o mari, e le parti chiare, cioè le formazioni montuose e i crateri.
Dopo la missione Apollo 11, gli scienziati analizzarono i campioni di terra portati dagli astronauti e studiarono la natura degli altipiani lunari, i quali costituiscono le regioni piuvecchie del nostro satellite.
Lipotesi formulata fu che la nostra luna abbia allincirca letà di 4 o 5 miliardi di anni.
Limpatto che questa conquista ebbe sulla popolazione terrestre fu scioccante.
Già Jules Verne nel suo libro “Dalla Terra alla Luna” aveva previsto lesplorazione dello spazio da parte delluomo,ma questo pensiero assurdo era rimasto comunque una fantasia, o piuprecisamente, fantascienza.
Il solo fatto che luomo potesse esplorare luniverso, eliminava i limiti spaziali che gli esseri umani si erano posti negli anni passati; questo significava non porre fine alla conoscenza, porre una nuova cultura al di ladei nostri spazi.
Alcuni furono scettici in quel lontano 1969.
Ritenevano che la NASA avesse bluffato lintera popolazione mondiale, riprendendo le scene dellatterraggio dentro una stanza di laboratorio, fu così che la popolazione si divise: da una parte quelli che credevano, dallaltra, quelli che rifiutavano, forse per timore di conoscere qualcosa di più grande di quello che avevano fin ora conosciuto.
Ma nonostante lo scetticismo, quel piccolo passo aveva segnato unepoca, linizio della sete di conoscenza che tuttora non si arresta.