Le opere del giovane disegnatore palermitano saranno esposte da domenica al Modwear di va Roma. Il ventunenne si è formato alla scuola del Fumetto e adesso frequenta l'Accademia delle Belle Arti. Studiare le tavole è stata una formazione realistica, «quasi scientifica, per la conoscenza dell'anatomia». Guarda le foto
Il velo di Maya, Walter Chiello in mostra «Volti immersi in un mare di malinconia»
«I volti inquietanti e inespressivi, gli occhi sono vacui e neutri, come se galleggiassero perennemente in un mare di malinconia, senza poter trovare mai la loro pace, in un purgatorio metropolitano senza sconti di pena». Questa la descrizione, nell’evento creato su facebook, di alcune delle opere del giovane artista palermitano Walter Chiello, in esposizione a partire da domenica 4 dicembre al Modwear di via Roma. La mostra, dal titolo Il velo di Maya, riprendendo la tematica speculativa del filosofo Arthur Schopenhauer, vuole trasmettere una parte di questa dimensione fallace in cui si può rimanere intrappolati: imprigionati in questa gabbia angusta senza serratura, i personaggi dei dipinti sembrano chiederci silenziosamente aiuto.
Walter Chiello ha 21 anni, si è diplomato al liceo classico Umberto I e attualmente è studente dell’Accademia di Belle Arti, dopo aver frequentato per quattro anni la scuola del Fumetto. «La mia – racconta Chiello – è stata inizialmente una formazione da illustratore di fumetti e perciò realistica, quasi scientifica per la conoscenza dell’anatomia. Ho pensato poi di cominciare l’accademia per trovare la mia personale strada nella pittura, per uscire dagli schemi. Ho un metodo molto diverso da quello utilizzato solitamente dai pittori, uso spesso studi e schizzi preliminari derivanti dal mio lavoro nel fumetto, senza usare foto o immagini a cui riferirmi».
Chiello ha partecipato ad alcuni progetti con la scuola del Fumetto, come quello che ha visto la realizzazione di alcune tavole e di una copertina per Capitan Palermo, di cui esporrà gli studi in mostra. «L’unico filo logico per i miei lavori che saranno esposti – prosegue Chiello – è la decostruzione: dopo aver finito il lavoro pittorico, disegno sopra la tela completa lo schizzo prospettico preliminare; il senso è di far diventare quello che dovrebbe essere l’inizio, la fine. Questo è il lavoro che faccio con i miei dipinti. Verranno esposte anche due tavole di Capitan Palermo, altri disegni e qualche mio storyboard».
Walter Chiello ha infatti intrapreso anche la carriera di storyboard-artist per alcuni lavori cinematografici locali, tra cui il prossimo film del duo comico Ficarra e Picone, appena terminato di girare. E proprio gli studi di questo film potrebbero essere presenti al Modwear. «Il mio lavoro in questo campo – afferma l’artista palermitano – è cominciato quando ho conosciuto un regista, Mirko Bonanno, che aveva bisogno di un’artista che creasse per lui gli storyboard. Da lì ho realizzato degli spot pubblicitari partecipando ad alcuni contest, come quello per i 18 anni della smart. In quest’ultima occasione, insieme al regista, ci siamo piazzati tra i vincitori».
«Avere un buon storyboard – prosegue – è un aspetto molto importante nella pubblicità e nel cinema, serve a fare capire al regista qual è la migliore inquadratura. Le tavole devono essere realizzate molto velocemente perché i tempi sono stretti. Per questo ho abbandonato il realismo in favore di uno stile quasi disenyano con poche linee. È necessario non solo saper disegnare, ma anche saper lavorare a livello di composizione e regia, cosa in cui il fumetto mi aiuta».
La mostra partirà dalle ore 18 di domenica, e si protrarrà fino all’11 dicembre. Per l’inaugurazione Walter Chiello sarà presente per una performance di live painting, insieme a al DJ Dario Bruno, che eseguirà un live set musicale. «Per il futuro – conclude Chiello – mi auguro di continuare nel cinema e per questo vorrei fare un corso di cinema e regia per perfezionarmi. Questo campo mi stimola di più, ma continuerò comunque a dipingere a dipingere per passione e come hobby. Poi più avanti chissà!>