Il Trailers film festival si trasferisce a Milano «Nessun addio a Catania, saremo itineranti»

«»Sembra che a fare le valigie non siano solo gli universitari. Ha appena compiuto quattordici anni e trasloca a Milano il Trailers Film Fest. Nato a Catania nel 2003 e diventato vetrina di riferimento per comunicazione e produzione cinematografica, il festival vuole affermare la sua vocazione internazionale e per farlo ha scelto il capoluogo lombardo. Ma, assicura la direttrice della rassegna Stefania Bianchi, «è solo voglia di rivolgerci a un nuovo pubblico, con Catania manterremo i contatti». Inizialmente dedicato solo al mondo della promozione cinematografica, oggi il concorso ha nel suo programma la promozione di altri settori culturali, come l’editoria e i videogiochi che, con i booktrailer e videogametrailer,stanno riscuotendo un successo enorme sui social.

Ideato e curato dall’associazione culturale Seven, il Trailers Film Fest è riconosciuto come il più importante evento di settore per fare il punto su come si sta evolvendo e quali saranno i modelli della comunicazione e promozione culturale. È un appuntamento annuale, unico in Europa, che si articola in quattro giorni e che ha registrato solo sold out nella cornice dell’ex monastero dei Benedettini e del teatro Metropolitan di Catania. Ma adesso si cambia set, perché «vorremmo che questo festival diventasse itinerante», commenta Bianchi. «Milano è solo la prima tappa. Abbiamo voglia di incontrare nuovi pubblici e Milano è il centro della comunicazione, vogliamo vedere come risponderà la città» spiega la direttrice.

Non si tratta però di un addio, a sentire la direttrice. La scelta di cambiare location non sarebbe dettata da una scarsa partecipazione di pubblico o delle istituzioni nell’Isola, ma solo dalla necessità di «nuove suggestioni che diano linfa all’evento», commenta Bianchi. «La Regione Siciliana e il ministero dei Beni culturali hanno sempre sostenuto il festival e fondamentale è stato il supporto del dipartimento di Scienze umanistiche dell’università di Catania. Più limitata, invece, la partecipazione del Comune di Catania, dal punto di vista economico e organizzativo», racconta.

Sull’appuntamento milanese, in calendario dal 5 all’8 ottobre, la direzione è scaramantica. «Non sappiamo come reagirà il pubblico meneghino. Il festival, come ogni evento artistico, non è mai uguale a se stesso. Ogni anno è un evento originale perché si nutre delle energie che raccoglie. È questo il senso del nostro viaggio» commenta Stefania Bianchi. Dando, quindi, solo un arrivederci al capoluogo etneo.


Dalla stessa categoria

I più letti

Giustizia per Emanuele Scieri

Sono stati condannati i due ex caporali Alessandro Panella e Luigi Zabara. Finisce così il processo di primo grado con rito ordinario per l’omicidio volontario aggravato del parà siracusano Emanuele Scieri, avvenuto all’interno della caserma Gamerra di Pisa nell’agosto del 1999. Per loro il procuratore Alessandro Crini aveva chiesto rispettivamente una condanna a 24 anni e 21 anni, […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo