«Magnifico libro, quando si finisce di leggerlo ci si rende conto di quanto sia equilibrato. Pare sia stato gustato mentre lo si costruiva». Al Coro di Notte del Monastero catanese, sede della Facoltà di Lettere e Filosofia, a manifestare il suo entusiasmo è stata Alicia Camara Munoz, storica dell’Arte e docente presso l’ Universidad de Madrid. Oggetto di tanto apprezzamento da parte dell’esperta madrilena è “La Sicilia degli Heroi. Storie di Arte e di Potere tra Sicilia e Spagna.”, saggio di Lina Scalisi con prefazione di Maurice Aymard, che raccoglie i mille e più tasselli dell’arte siculo-spagnola, ricomponendo un puzzle assai variegato ed inserendolo perfettamente nella cornice storica seicentesca. Il preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, Enrico Iachello, ha introdotto la prresentazione del libro della Scalisi, tenutasi la settimana scorsa. Un’opera che si articola su due piani: il piano narrativo e il piano visivo. La necessità di comporla nasce infatti dalla visione di un dipinto in un museo di Madrid, raffigurante le gesta di uno dei Moncada, storica famiglia aristocratica affermatasi militarmente e politicamente nella Sicilia spagnola intorno al 1600.
Un’opera, quella di Lina Scalisi, fatta di dipinti che generano parole: opere realizzate su committenza del duca Luigi Guglielmo Moncada, per impressionare la corte spagnola e convincerla circa le grandi imprese compiute dai suoi antenati, e che alla vista segnano come un ritorno alla vita della grande famiglia dei Moncada. Arazzi e tele di pittori fiamminghi quali Van Herp o Van der Meulen, componimenti musicali e letterari osannano la grandezza dei Moncada. L’interesse per la rappresentazione delle grandi imprese cresce in Luigi Guglielmo durante la permanenza nella città siciliana di Caltanissetta, roccaforte dei Moncada e loro maggiore fonte di ricchezza, sicché una volta giunto alla Corte di Spagna, le opere divengono per lui motivo di grande orgoglio e manifestazione gloriosa di una famiglia che in passato mai aveva temuto rivali e aveva osato opporsi finanche al volere del Vicerè.
Gli Heroi di spicco si riconoscono nei fratelli di Luigi Guglielmo: Guglielmo Raimondo III e Antonio II, sprezzanti del pericolo e fieri combattenti. Lina Scalisi riesce a disegnare la storia di un’intera stirpe, partendo dall’immagine di un solo uomo. Un uomo legato all’onore del nome dei suoi avi, e mecenate dei più grandi artisti del tempo. Un uomo che diventa ancor più grande nei colori e nelle luci dei più costosi pennelli, che egli stesso protegge e tiene a suo servizio. A valorizzare il lavoro della curatrice del precedente “La Sicilia dei Moncada”, contribuiscono Franco Benigno e Francesca Cappelletti, che sottolineano la centralità di Luigi Guglielmo Moncada non solo nella politica, ma anche e soprattutto nell’arte del sedicesimo secolo. Giuseppe Giarrizzo conclude la presentazione dell’opera di Lina Scalisi, contenitore di emozioni per gli occhi e la mente.
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