Basta con i se e con i ma. Perche' non pensiamo a una settimana della legalita'? raccontiamo solo i luoghi e le storie dei nostri eroi!
Il ricordo del 23 maggio: e se guardassimo al dott. Giovanni Falcone e basta?
BASTA CON I SE E CON I MA. PERCHE’ NON PENSIAMO A UNA SETTIMANA DELLA LEGALITA’? RACCONTIAMO SOLO I LUOGHI E LE STORIE DEI NOSTRI EROI!
di Paolo Luparello
Molto sommessamente vorrei esprimere il mio personalissimo punto di vista. Dobbiamo dire al dott. Giovanni Falcone almeno due volte grazie.
Una prima volta per il suo impegno di uomo delle istituzioni che ha compiuto il suo dovere fino in fondo sapendo quale poteva essere, che purtroppo poi è stato, il rischio che correva.
Una seconda volta perché la barbarie di cui è stato vittima insieme a chi fu trucidato insieme a lui ci ha regalato il 23 maggio, una data che forse più di altre ci fa sentire parte di una comunità e che tocca i nostri cuori profondamente.
Una ricorrenza che nel tempo coinvolge sempre più uomini e donne desiderosi di esprimere un riconoscimento a dei valori che sembrano essere perduti e di trovare nuovo vigore per il proprio vivere secondo i principi di legalità e di solidarietà.
Grazie dott. Giovanni Falcone, la tua azione di magistrato avrebbe certamente continuato a nuocere alla mafia, ma il ricordo del tuo sacrificio non è da meno!
Questo è quello che sentivo dentro di me mentre assistevo alla commemorazione del 23 maggio scorso davanti all’albero Falcone in mezzo a una folla immensa di uomini e donne, e soprattutto di bambini e di ragazzi.
Il ricordo del dott. Giovanni Falcone non è più soltanto patrimonio dei suoi familiari, ma di tutta la società.
All’indomani dell’evento hanno cominciato però a essere messe in evidenza le voci contro gli integralisti, quelli dei senza se e senza ma naturalmente i loro se e i loro ma nel cui merito non sono assolutamente in condizione di entrare.
Sarebbe bello, però, che in queste ricorrenze nessuno ci provasse a tirare la giacchetta di nessuno, né da una parte né dall’altra, e ci si sforzasse invece di lavorare a un progetto comune: per esempio al Festival della legalità.
Magari qualcuno ci avrà già pensato, ma non sarebbe brutta l’idea che per una settimana Palermo e la Sicilia divenissero la sede di eventi e commemorazioni che ponessero al centro gli eroi del nostro tempo, le loro storie e i luoghi in cui hanno vissuto e hanno operato.
Sarebbe un modo per dare la stessa attenzione ai tanti martiri, più o meno famosi e ricordati, di questa guerra senza fine al cancro mafioso.
Per fare questo ognuno si dovrebbe spogliare di un pezzettino del proprio nell’interesse dei più chi potrebbe raccogliere questa sfida?