Rotazione del personale, ripristino delle ex province, monitoraggio del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, lotta alla mafia. C’è un po’ di tutto nel discorso pronunciato all’Assemblea Regionale Siciliana da parte del Presidente della Regione Renato Schifani. Linee programmatiche di un Governo che era stato presentato, durante la campagna elettorale, lungo la linea della continuità […]
Il programma del Governo Schifani illustrato all’ARS. «Lotta alla corruzione con la rotazione del personale»
Rotazione del personale, ripristino delle ex province, monitoraggio del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, lotta alla mafia. C’è un po’ di tutto nel discorso pronunciato all’Assemblea Regionale Siciliana da parte del Presidente della Regione Renato Schifani. Linee programmatiche di un Governo che era stato presentato, durante la campagna elettorale, lungo la linea della continuità rispetto all’uscente guidato da Nello Musumeci. Diversi i punti indicati che hanno ripreso i discorsi annunciati negli ultimi mesi. Unica novità l’apertura alle opposizioni con un invito alla collaborazione. Un messaggio di disponibilità a valutare le proposte che arriveranno dalle minoranze in Aula che non ha entusiasmato nessuno, anzi.
La prevenzione dei fenomeni di corruzione e di tutela dell’immagine d’imparzialità sono state indicate come priorità. Per questo Schifani ha già sollecitato l’avvio di programmi di rotazione ordinaria del personale «coerenti con le linee di indirizzo dettate nel Piano per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza» come anche nei confronti di chi è responsabile dei procedimenti nelle aree a più elevato rischio di corruttela e di chi è addetto ai contatti con il pubblico. E per rinforzare la dose, il presidente ha sottolineato il dovere in capo ai dirigenti, di disporre con provvedimento motivato la rotazione straordinaria del personale nel caso di avvio di procedimenti penali o disciplinari per condotte di natura corruttiva. Insomma è necessaria una fattiva collaborazione, da parte della macchina burocratica, per evitare il ripetersi di scene già note e che hanno scritto pagine buie per questo territorio.