ANNO: 2006
PAESE: U.S.A.
REGIA: Neil LaBute
CAST: Nicolas Cage, Ellen Burstyn, Molly Parker, Leele Sobieski, Kate Beahan, Christa Campbell
TITOLO ORIGINALE: The Wicker Man
Eppure i presupposti affinché questo Il Prescelto potesse piacere cerano tutti: è il remake dellomonimo film cult del 1973 diretto da Robin Hardy, un piccolo capolavoro dellhorror anni settanta; ha come protagonista Nicolas Cage (qui anche in veste di produttore), uno che sul grande schermo ci sa fare e raramente delude; la colonna sonora, poi, è stata composta niente poco di meno che dal maestro Angelo Badalamenti, di cui è anche inutile citare gli innumerevoli capolavori.
E allora perché, usciti dalla sala a fine proiezione, si ha come la sensazione – che diventa sempre più certezza col passare dei minuti – di avere appena assistito allennesimo deludente thriller-horror che più made in U.S.A. non si può?
La storia narrata è pressappoco identica a quella del 73, col poliziotto Edward Malus (Nicolas Cage) che, ricevuta una lettera dellex fidanzata Willow (Kate Beahan), parte alla volta di Summerisle (una misteriosa isola privata, situata nel Pacifico) per aiutarla a ritrovare Rowan, la figlia scomparsa; ma sullisola vive una piccola comunità matriarcale (differenza, questa, rispetto alla pellicola originale, in cui la società era invece patriarcale) che si regge su strani riti e tradizioni pagane.
Se il filo conduttore dellopera di Hardy era lo scontro religioso fra il cattolicesimo di Malus e le leggi pagane dellisola, nel film del pur bravo (in altre occasioni) Neil LaBute è centrale la lotta fra sessi, con i pochi uomini dellisola assoggettati al potere delle donne e sfruttati solo per meri scopi riproduttivi.
Inoltre, se nel 73 a prevalere erano le venature horror, oggi è invece laspetto thriller a farla tristemente da padrone, con un finale che risulta però palese già prima che la pellicola raggiunga lintervallo, con buona pace del thrilling; ed è probabilmente questo il più forte motivo di critica. Per non parlare poi delle interpretazioni dei membri del cast, che sembrano risentire (soprattutto un impalpabile Nicolas Cage) delle scelte non felici di una regia sottotono.
Come la storia del cinema insegna, soprattutto quella più recente per quanto riguarda il genere in questione, difficilmente un remake riesce a superare o quantomeno eguagliare loriginale; dopo Il Prescelto crediamo sia arrivato davvero il momento di porre la parola fine a queste produzioni.
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