Da ora in poi non soltanto il vostro coniuge potrà beccarvi mentre lo tradite, ma anche un bel pattuglione di vigilanti. La causa? Una app terrorizzante chiamata Guardia – Safely Around appena sviluppata da quattro catanesi e che, nelle buone intenzioni, dovrebbe servire alla sicurezza delle persone disperse nella giungla urbana e a preservarle da cattivi incontri. A quanto ho capito funziona così: una/uno/un* deve andare dal luogo A al luogo B e l’applicazione ti calcola il percorso più sicuro da fare. Ma se ti capita di deviare dal percorso, o di sostare oltre un certo limite di tempo (cosa sospetta) viene mandato un messaggio di allerta a tutti i “guardiani” in linea, che si scapicollano a salvarti.
Ovviamente si scapicollano direttamente e non ti mandano soltanto un messaggino perché se una/uno/un* si trovano sotto rapina, o stupro, o stanno per essere rapiti dagli alieni, non hanno il tempo di rispondere al telefono o mandare un messaggino magari inventandosi una scusa (“Ho incontrato un’amica” al posto di dire “Mi sto prendendo un caffè con l’amante e poi facciamo sesso veloce nel bagno del bar”). Perché, nei fatti, dopo che l’app ti ha calcolato il percorso (e ci immaginiamo mariti, mogli, genitori, che invitano caldamente a usare l’app in questione) sei praticamente fottuto (e magari non proprio da chi vorresti farti fottere). Metti che sulla strada ti capiti di fare una piccola deviazione per andare dall’amante, TAC, ti arriva il pattuglione di vigilanti, magari sfondando la porta e facendo irruzione. Metti che ti fermi davanti a una vetrina a guardare un paio di scarpe, TAC, pattuglione di vigilanti. Metti che entri in un negozio per comprarti un paio di mutande, ed ecco che, TAC, ti irrompe nel camerino il pattuglione di vigilanti, tutti belli stretti tipo in ascensore e tu con le mutande in mano che cerchi di giustificarti.
Metti che devi passare da uno spacciatore per prendere il fumo (se sei di sinistra) o la coca (se sei di destra) e non hai un’auto blu e, TAC, arriva il pattuglione di vigilanti (che nella fattispecie potrebbero passarsela peggio di te perché gli spacciatori potrebbero prenderli a legnate). L’app è davvero inquietante. Viviamo in una società online dove è già difficile farsi i cazzettini propri senza che se li facciano anche gli altri. Ma una truppa di pattuglioni vigilanti, con l’occhio al cellulare (e il vestitino di Batman nell’armadio) mi sembra oltre Black Mirror. Io, con alcuni amici informatici, ho sviluppato l’app NRLM, la presenterò in questi giorni al Google Camp al Resort Verdura di Sciacca (c’è anche Michael Jordan anche se non si capisce perché). Se volete sapere cosa significa l’acronimo è presto detto: “Non Rompetemi La Minchia”.
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