Il pari con l’Empoli ha un sapore agrodolce Cionek: «Primo gol coi rosa un’emozione»

Un mix di sentimenti contrastanti. Palermo-Empoli 3-3 non è stata per Thiago Cionek una partita come le altre. La delusione per il modo in cui è maturato il pareggio stride, in questo caso, con la gioia per il primo gol con la maglia rosanero. Una soddisfazione che, a titolo personale, ha ‘attutito’ l’amarezza per la mancata vittoria: «Aver segnato la prima rete con il Palermo e davanti al nostro pubblico è stata una grandissima emozione – ha ammesso il difensore rosanero – dedico questo gol a me stesso, per il mio approccio e la mia professionalità, e ringrazio anche i tifosi per il supporto che mi danno. È una soluzione che proviamo spesso – ha aggiunto riferendosi all’assist su punizione di Coronado – tra i nostri obiettivi c’è anche quello di rendere un punto di forza le situazioni che nascono da palla inattiva. Coronado? Scherzando gli ho detto che la sua punizione era lenta e che stavo per rompermi il collo per colpire il pallone in un certo modo. Battute a parte, ha calciato benissimo e sono contento per avere sbloccato il risultato. Peccato per il rigore subito nei minuti di recupero». Un episodio costato ai rosanero due punti: «Sappiamo che è molto importante la fase difensiva, aspetto che proviamo a migliorare ogni giorno in allenamento. Durante una gara ci sono diversi momenti, anche quelli di difficoltà in cui si soffre e in cui bisogna restare uniti e compatti. Secondo me, per fare il salto di qualità, dobbiamo capire meglio i momenti della partita».

Inevitabile, in relazione al tema relativo alla fase difensiva, allargare lo zoom su Posavec, portiere che non dà garanzie in termini di sicurezza e affidabilità: «Lo conosco già da un po’. Abbiamo tre portieri di grande qualità, sono tre ragazzi bravissimi e ottimi professionisti – puntualizza Cionek – la concorrenza fa bene e, a prescindere da chi sarà chiamato in causa, noi dovremo dare il cento per cento per aiutare chi è in campo. Le critiche provenienti dall’esterno non sono un problema per lo spogliatoio. È giusto, tra compagni, difendersi e proteggersi a vicenda. È questo che aiuta a migliorarsi e che rende forte una squadra». Una squadra forte, tuttavia, avrebbe dovuto chiudere il match contro l’Empoli dominato per i primi venti minuti. È anche vero, però, che gli uomini di Tedino hanno la possibilità di prendersi a Foggia ciò che hanno lasciato per strada sabato scorso al Barbera: «Sappiamo che non sarà facile giocare in quello stadio e siamo consapevoli del fatto che ci aspetta una gara difficile contro una squadra che vorrà riscattarsi dopo un avvio complicato. Mi auguro che il pari contro l’Empoli sia un passo importante per la crescita della squadra». Che ha chiaro in mente il proprio obiettivo: «La promozione in serie A anche se il cammino è ancora lungo» – spiega il numero 15 rosanero proiettato mentalmente anche verso la qualificazione ai Mondiali con la sua Polonia: «Essere in B non mi penalizza in chiave Nazionale. Sono in contatto con lo staff, il ct mi conosce da circa quattro anni e non va sottovalutato il fatto che gioco in una squadra di serie B di un certo livello e con l’ambizione di tornare subito nella massima serie».


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