L'avversario nel match in programma domani al Barbera è il Novara reduce da due vittorie di fila e guidato dal Genio, ex rosanero sia in qualità di giocatore che di tecnico. I padroni di casa vogliono dare impulso al proprio cammino dopo tre pareggi consecutivi. Spazio al 4-3-1-2 con Coronado a supporto di Nestorovski e Trajkovski
Il Palermo contro un pezzo della sua storia Tedino: «Apprezzo Corini, è un leader»
Le emozioni vissute insieme avranno per sempre un posto di rilievo nell’album dei ricordi, ma i ritmi frenetici del campionato e le esigenze legate all’attualità impongono la massima concentrazione sul presente. Il concetto vale sia per i rosanero sia per Eugenio Corini, ‘amici-nemici’ domani in occasione della gara Palermo-Novara valida per la decima giornata del torneo cadetto e in programma alle 15 al Barbera. Dopo la parentesi sfortunata della scorsa stagione (con un bilancio di una vittoria, un pareggio e cinque sconfitte dal dicembre 2016 al gennaio 2017) culminata con le dimissioni maturate in seguito alle ‘inevitabili’ incomprensioni con Zamparini, Corini torna per la prima volta da ex nel capoluogo siciliano nelle vesti di allenatore. Quella contro il Palermo non potrà mai essere una sfida come tutte le altre per il Genio che, da giocatore (146 presenze e 27 gol in partite ufficiali dal 2003/04 al 2006/07), ha scritto pagine indimenticabili della storia recente rosanero impreziosita da una promozione in serie A e una storica qualificazione in Coppa Uefa ma il Novara, che a 13 punti è a sole due lunghezze dai rosa, cercherà di non lasciarsi influenzare dal conflitto interiore presente nell’inconscio del proprio tecnico.
Trascinati dal palermitano Di Mariano (il centrocampista offensivo classe ’96, nipote di Totò Schillaci, vorrà fare bella figura contro la squadra della sua città e davanti ai suoi familiari che saranno allo stadio), i piemontesi cercheranno di dare continuità ai loro risultati dopo le vittorie consecutive contro Frosinone e Brescia. L’imperativo, dunque, è guardare avanti. È la stessa molla psicologica del Palermo che, pur consapevole di doversi confrontare con una squadra guidata da un tecnico speciale per carisma, spessore e legame affettivo con la piazza, non può consentirsi di staccare il piede dall’acceleratore. Il pedale, anzi, andrebbe premuto con più forza per dare slancio ad un cammino condizionato ultimamente da troppi pareggi.
«Noi, però, tutte le partite che abbiamo disputato finora le abbiamo fatte cercando sempre di vincere – ha puntualizzato Tedino, tecnico dei rosanero reduci da tre pari di fila – il match con il Novara è molto difficile. Affronteremo un avversario ‘antipatico’ nel senso che gioca un calcio molto organizzato ed aggressivo. È una squadra che ha una identità e che gioca con entusiasmo. Corini? È stato capitano di una società molto importante. Lo considero un guerriero anche senza spada, un uomo che si è sempre contraddistinto per leadership e carisma e che apprezzo molto per la sua serietà. È un esempio da prendere in considerazione».
Zamparini, che questa mattina ha incontrato al Tenente Onorato la squadra e lo staff tecnico, nei giorni scorsi ha dato un 7, come voto, all’avvio stagionale dei rosanero: «È una valutazione che ci sta e che i ragazzi meritano per quello che stanno facendo anche perché – ricorda il tecnico friulano – noi siamo partiti a luglio con grandi difficoltà e ci sono state diverse settimane in cui siamo stati penalizzati dal punto di vista lavorativo. Non siamo ancora al cento per cento ma siamo sulla strada giusta e il gruppo, molto coeso e compatto, ha voglia di raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati».
Contro la formazione piemontese, priva del centrocampista Sciaudone out per squalifica, Tedino farà leva su forze fresche trattandosi domani della prima di tre gare ravvicinate e con ogni probabilità si affiderà ad un 4-3-1-2 (modulo provato sia ieri che questa mattina durante la rifinitura) puntando in attacco sul trequartista Coronado («Va ringraziato per il suo attaccamento alla maglia dato che sta giocando in condizioni precarie») a supporto del tandem macedone Nestorovski-Trajkovski. In porta sarà confermato Pomini al posto di Posavec che, pur essendo avviato verso la guarigione, domani non sarà arruolabile. A centrocampo, inoltre, Gnahoré è favorito su Murawski nel ruolo di mezzala destra nella cerniera a tre completata da Jajalo e Chochev.