L'artista di San Cipirello, Vito Guidera, è stato selezionato tra i venti ammessi all'ultima fase della prima edizione di BMA, il festival per giovani cantautori organizzato dallo studio di registrazione bolognese Fonoprint. E oggi pensa al contratto discografico che spetta al vincitore per la realizzazione di un EP e di un videoclip
L’artista Vigù in finale al Bologna musica d’autore «La magia è nel trasmettere le proprie emozioni»
Dal piccolo paesino della Sicilia dove è nato non è stato facile portare avanti il sogno di diventare cantante. Ma spinto dalla grande determinazione Vito Guidera, classe 1981 e originario di San Cipirello in provincia di Palermo, è arrivato tra i venti finalisti della prima edizione di BMA – Bologna Musica d’Autore, il festival italiano per giovani cantautori organizzato dallo studio di registrazione bolognese Fonoprint per scoprire e coltivare gli artisti di domani esaltando il loro lato artistico, presentandoli sulla scena musicale nazionale e valorizzandone l’aspetto autorale.
Ora Vito, in arte Vigù, potrebbe essere tra gli otto fortunati che passeranno le selezioni in programma il 24 e il 25 luglio al teatro Il Celebrazioni di Bologna e conquistarsi un posto sul palco per la finale del 7 ottobre. «Quando dici ‘voglio fare il cantante’ si mettono a ridere, lo vedono come un hobby più che come un lavoro a tutti gli effetti», spiega il cantautore a MeridioNews a pochi giorni dall’esibizione bolognese.
Già a dieci anni scriveva canzoni raccontando l’amore e la libertà, due concetti che il piccolo artista collegava a qualcosa di bello, che rende felici. «Ma anche e soprattutto libertà di superare l’ostacolo della timidezza – sottolinea – che mi bloccava creando un muro». Abbattuto anche grazie alle numerose esperienze portate avanti negli anni: da quella di animatore turistico nei villaggi turistici a quella da speaker radiofonico, dal cabaret al teatro, dal musical ai programmi televisivi, passando per numerosi concorsi canori tra cui Sanremo giovani, Solarolo festival e Tmf.
«A un certo punto è avvenuta in me un’esplosione di arte che col tempo mi ha trasformato in Vigù, spingendomi a inseguire a tutti i costi il sogno di sfondare nel mondo dello spettacolo nonostante il diploma in Ragioneria». Ci ha provato a Roma e a Milano, prima di ricevere il prezioso consiglio di trasferirsi a Bologna. Dove è arrivato nel 2006, iniziando da subito a cantare in alcune band e masticare un po’ di gospel, prima di produrre i primi brani. Tra questi il brano pop-dance Ricomincio da qui che ha scalato le classifiche radiofoniche conquistando il primo posto, e la ballad Il silenzio non fa rumore, dedicata all’attore Robin Williams.
E se oggi – dopo essere stato scelto tra quasi centocinquanta cantautori, band, duo e trio che si sono esibiti al festival Bma – pensa al contratto discografico ed editoriale con Fonoprint che spetta al vincitore per la realizzazione di un EP e di un videoclip, Vito Vigù non perde di vista la sua mission più profonda. «L’artista deve sempre mettere in primo piano la propria sensibilità, il punto di forza sta nell’essere vero. Quando attraverso le canzoni riesci a raccontarti mettendoti a nudo e facendo arrivare le tue emozioni alle persone puoi dire di essere un cantautore. È quella, conclude, la vera magia della musica».