Il piano terra dell'edificio reso noto dalla celebre scena del ballo nel film che Luchino Visconti ha tratto dal romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, di recente restaurato, colpisce per la colorazione accesa e in aperto contrasto con resto della facciata. Ai Beni culturali si indaga per scoprire se si sia agito in maniera illecita, ma in città è polemica per la sorte di un bene storico
Il palazzo del Gattopardo si tinge per metà d’arancione Soprintendenza: «Non risultano autorizzazioni recenti»
Il palazzo del Gattopardo, all’improvviso, è diventato arancione. Nessuna finzione scenica, ma una segnalazione che arriva da più parti e che sta già creando molto rumore sui social. A catturare l’attenzione e a mobilitare l’opinione pubblica palermitana è palazzo Vanguarnera Gangi, lo splendido edificio settecentesco di piazza Croce dei Vespri che ha fatto parlare di sé per il suo nuovo look. La parte inferiore del prospetto del palazzo è stata ridipinta con un’accesa tonalità aranciata, creando un evidente contrasto cromatico con la parte superiore della facciata.
Il palazzo – oggi di proprietà della principessa Carine Vanni Mantegna di Gangi -, celeberrimo per essere stato il set della famosa scena del ballo del film di Luchino Visconti tratto dal romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, vanta una storia lunga e altisonante. Verso la metà del diciottesimo secolo il principe Pietro Valguarnera decise di ampliare il palazzo e di decorare sontuosamente i suoi interni chiamando l’architetto trapanese Andrea Gigante e gli artisti Interguglielmi, Serenario, Fumagalli, Velasco e Marabitti. Tappezzerie, cristalli, marmi, specchi e maioliche ne fanno un capolavoro indiscusso del Rococò siciliano.
In questi giorni, però, l’attenzione è puntata sul nuovo colore della parte inferiore della facciata del palazzo, sollevando non pochi dubbi in merito alla legittimità del tipo di intervento condotto sulla facciata dell’edificio. «Abbiamo ricevuto la segnalazione, al momento non risultano autorizzazioni rilasciate di recente – spiega a MeridioNews Carmela Burgio, dirigente responsabile della sezione beni architettonici della Soprintendenza -. Stiamo però verificando nel caso in cui ci fosse sfuggito qualcosa. Intanto abbiamo chiesto a Comune e proprietari gli atti autorizzativi, magari si sono rifatti a vecchie autorizzazioni. Sono in corso accertamenti – conclude – per trovare la legittimità degli interventi effettuati, la segnalazione è arrivata questa mattina e le verifiche saranno fatte nei prossimi giorni».