La conferenza-spettacolo ha avuto come tema la figura della donna dall'antichità ad oggi. In stretto legame con lespressione che di essa ne hanno dato il cinema, la letteratura, larte e la musica
Il mito delle madri tra cinema, teatro e letteratura
La figura della donna, in particolare nel suo ruolo di madre negli anni, in stretto legame con lespressione che di essa ne hanno dato il cinema, la letteratura, larte e la musica. Questo il tema di “L’antico oggi: il mito delle madri” – nei giorni scorsi ai Benedettini – che viaggia in bilico tra divulgazione e spettacolo. Infatti, alle esposizioni narrative del professore Antonio Di Grado si alternano spezzoni di film come La terra trema di Visconti, Salvatore Giuliano di Rosi, Il Vangelo secondo Matteo di Pasolini; e poi recitazioni e lettura di brani tratti da Sofocle, Goethe, De Roberto, Vittorini, Pisolini, Pinkola Estès, fino a raggiungere lapoteosi con la rappresentazione teatrale di Vincenzo Pirrotta e dei suoi due colleghi, con alcuni brani tratti dallo spettacolo Eumenidi, presentato allultima edizione della Biennale di Venezia.
Tra i film di cui si sono proiettate delle sequenze, citiamo La Terra trema di Luchino Visconti: sotto la lente del Realismo si raccontano le madri fiere ed austere che davanti al mare grosso guardano lorizzonte in attesa del ritorno dei loro cari. Si tratta di donne forti e disilluse loro malgrado dalla società del tempo. Madri che a volte con la loro ingerenza condizionano la vita dei propri figli, cosa gustosamente espressa da un brano recitato dallattore Ezio Donato ed Emanuela Pistone tratto dalle lettere che lo scrittore Federico De Roberto scrive allamante parlando della madre: in cui “le madri” sono le speranze ultime del figlio. Ad aver dato supporto in molte altre recitazioni ricordiamo la voce di Agnese Amaduri, interprete di altri brani.
Conferenza-spettacolo scorrevole, senza cadere mai nel lungo e noioso “sonno” delle solite manifetsazioni. Lo dimostra la presenza di gente di tutte le età che segue interessata. A fare da sfondo ci sono anche le proiezioni di quadri e sculture che hanno come soggetto dominante la Madre-Madonna, con lascolto di brani musicali di Monteverdi e di Malipiero.
Notevole lesibizione del gruppo teatrale di Vincenzo Pirrotta, il quale si scusa in anticipo per la precarietà scenografica rappresentata. Ma lassenza di luci, musiche, costumi e scenografie non mettono in dubbio la bravura di questi eccellenti artisti, che sul tema della Madre portano in scena stralci tratti dallo spettacolo Eumenidi presentato allultima edizione della Biennale di Venezia.
Il loro teatro sperimentale, in dialetto siciliano colpisce il pubblico che apprezzando tributa applausi a scena aperta. Forte lintensità e le inquietudini che gli attori riescono a trasmettere rappresentando i tre stasimi dell Eumenidi, famosa tragedia greca avente come tema luccisione di Clitennestra ad opera del figlio Oreste per vendicare luccisione del padre ad opera della madre stessa. Infine, Pirrotta (allievo di Cuticchio), conclude la serata con una riflessione: “le tragedie non sono queste, sono altre le vediamo tutti i giorni mentre mangiamo a cui non facciamo neppure caso”.
Al finale, un incessante applauso.