L'abbiamo scoperto leggendo la delibera sulla nuova tassa che dovrebbe essere approvata oggi dal consiglio comunale del capoluogo dell'isola. Con il decreto legislativo 68 di quest'anno, voluto da palazzo chigi, i cittadini ritardatari o in errore pagheranno una sanzione fino al 300 per cento!
Il Governo Renzi, con la Tari, dà ai Comuni lo strumento per svuotare le tasche dei cittadini. L’incredibile caso di Palermo
L’ABBIAMO SCOPERTO LEGGENDO LA DELIBERA SULLA NUOVA TASSA CHE DOVREBBE ESSERE APPROVATA OGGI DAL CONSIGLIO COMUNALE DEL CAPOLUOGO DELL’ISOLA. CON IL DECRETO LEGISLATIVO 68 DI QUEST’ANNO, VOLUTO DA PALAZZO CHIGI, I CITTADINI RITARDATARI O IN ERRORE PAGHERANNO UNA SANZIONE FINO AL 300 PER CENTO!
Abbiamo capito come il Governo di Matteo Renzi vuole dare ai Comuni i soldi che gli ha tolto: facendo pagare tutto agli ignari cittadini. L’abbiamo capito dall’andamento del dibattito che va in scena in queste ore presso il Consiglio comunale di Palermo. Argomento: la Tari. La tassa sui rifiuti.
L’inghippo che costerà agli ignari cittadini una barca di soldi è contenuto in un Decreto Legislativo – il numero 68 del 2014, cioè di quest’anno – che ha modificato alcuni commi della legge Finanziaria nazionale.
In base a questo Decreto legislativo – voluto dal Governo Renzi – chi sbaglierà il calcolo della Tari, o pagherà questa tassa in ritardo, dovrà pagare una maggiorazione della stessa tassa da un minimo del 200 per cento a un massimo del 300 per cento!
Avete letto bene: chi commetterà un errore – o non pagherà nei termini previsti – bene che vada pagherà il doppio, male che vada pagherà il triplo. Una follia palesemente incostituzionale diventata dello dello Stato!
Ieri sera il Consiglio di Palermo, bontà sua, dovrebbe aver modificato l’impostazione originaria della Tari – che dovrebbe essere approvata stamattina da Sala delle Lapidi, la sede del Consiglio comunale. La sanzione, da tripla, dovrebbe essere ridotta a doppia.
Ma anche doppia la sanzione è micidiale. E’ evidente che questo Decreto legislativo del Governo Renzi non è altro che un modo per fare ‘cassa’ sulla pelle dei cittadini.
Ricordiamo che, anche se a sbagliare, nel calcolo della Tari, è un Caf o il commercialista, a pagare saranno sempre i cittadini-contribuenti.
Soltanto in un Paese amministrato da ‘banditi’ si può prevedere, come sanzione ‘minima’, il pagamento del doppio, o addirittura triplo, di una tassa!
Tutti i cittadini verranno penalizzati. A Palermo – ma abbiamo il dubbio che sarà così anche in altre città del nostro Paese – la categoria più penalizzata è quella dei titolari di studi professionali.
Ebbene, per gli studi professionali la Tari preparata dal Consiglio comunale di Palermo sarà pesantissima, forse tra le più alte d’Italia.
In un momento in cui gli studi professionali – in tantissimi casi – sono in crisi, visto che i clienti pagano (quando pagano!) in ritardo, una mazzata così pesante rischia di assestare il colpo di grazia a questa categoria.
Per Palermo la ‘botta’ sarà fortissima. Già qualche settimana fa il Consiglio comunale ha approvato la Tasi più alta d’Italia, con l’aliquota al 2,9 per cento (il massimo nelle altre città italiane è il 2,5 per cento).
Ricordiamo che la legge dà la possibilità ai Comuni di eliminarla. Palermo, grazie al suo ‘insostituibile’ Consiglio comunale – con la pesante responsabilità delle opposizioni, segnatamente PD e Forza Italia – ha approvato la Tasi più salata del nostro Paese.
Ora arriva la Tari. Che si annuncia altrettanto pesante. E rischiosa. Ammettiamo che uno studio professionale di Palermo debba pagare 2 mila euro di Tari. Se sbaglierà il calcolo, dovrà pagare 4 mila euro!
Tutto questo a prescindere dai rifiuti speciali, che dovranno essere pagati a parte.
Attenzione: per rifiuti speciali non si intendono solo i presidi medico-chirurgici, ma anche altre cose molto più semplici e presenti in tutti gli studi professionali: per esempio, anche il toner di una stampante viene considerato rifiuto speciale!
Di fatto, il Governo Renzi sta dicendo ai Comuni: i vi ho tolto i trasferimenti dello Stato, riprendeteveli dai cittadini tartassandoli.
Di fatto, con il Decreto Legislativo 68 di quest’anno, il Governo Renzi sta autorizzando i Comuni a massacrare i cittadini.
In Sicilia – e Palermo ne è la testimonianza – la ‘mazzata’ per i cittadini sarà ancora più pesante rispetto al resto d’Italia. Questo perché i Comuni siciliani sono stati penalizzati sia dallo Stato, sia da una Regione mezzo fallita che, in tre anni, ha azzerato il Fondo regionale per le Autonomie locali, portandolo da 90 milioni di euro a zero euro.
Sì, cari lettori, avete letto benissimo: a zero euro!
Per le tasche dei siciliani – con riferimento alle famiglie e alle imprese – il ‘miscuglio’ Unione europea del rigore, Governo Renzi e Governo regionale di Rosario Crocetta si annunci letale.
Come potete notare, più passano i giorni, più viene fuori la natura del Governo Renzi. A parole dice di volere rilanciare l’economia e le imprese. Di fatto, non sta facendo altro che affossare l’economia e le imprese.
Perché aumentando le tasse – e facendo pagare sanzioni incostituzionali – i consumi non potranno che abbassarsi ulteriormente. La gente acquisterà di meno e le aziende non potranno che continuare a licenziare.