Il “Gioco tribale” di Peppe Pagano: il rock contro le deviazioni

L’ULTIMO LAVORO DEL ROCKER SICILIANO E’ ANCORA UNA VOLTA ALL’INSEGNA DELL’IMPEGNO SOCIALE. LO ABBIAMO INTERVISTATO

Ieri sera al teatro ABC di Catania, durante il programma “Insieme” di Antenna Sicilia, condotto da Salvo La Rosa, abbiamo assistito alla presentazione dell’anteprima dell’ultimo lavoro di Peppe Pagano, il rocker ormai noto oltre che per la sua musica e per la sua amicizia con Piero Pelù, anche per il suo impegno sociale.

Abbiamo già incontrato Pagano in occasione della pubblicazione del suo “Democrazia”, ieri sera abbiamo parlato con lui di “Gioco Tribale” il titolo del suo ultimo lavoro. Anche stavolta l’argomento trattato ha carattere sociale, considerato il cattivo uso che si fa’ di tutte le forme di “gioco”, dalle play-station dei più giovani alle “macchinette mangiasoldi” che rovinano molti adulti.

D. Cos’è “Gioco tribale”?

R. “Gioco tribale nasce da un pensiero profondo condiviso con i fratelli San Giovanni. Il messaggio è rivolto alla “tribù” cioè a tutti i componenti della comunità senza confini… e quindi diretto a chiunque. L’argomento è il gioco, inteso come forma di deviazione. Un gioco deve rimanere un gioco e non può non deve superare quei limiti che lo fanno diventare una patologia come a volte succede.”

D. Ma a che tipo di gioco guardi?

R. “Io parlo di tutti i tipi di gioco. Da quelli che si permettono ai bambini, tipo play station e quant’altro che vengono permessi ai più giovani, per ore ed ore, da genitori distratti e “distanti”. Questi privano i bambini di quelle attività che dovrebbero fare alla loro età e molto spesso li portano verso vere e proprie psicosi e “manie”…”

D. Quindi cosa consigli a questi genitori distratti e distanti?

R.“Consiglio loro di passare un po’ più di tempo con i figli, facendo praticare loro sport, passeggiate, invogliandoli alla lettura e a tanti altri “passatempi” che erano praticabilissimi ed anche piacevoli quando non esistevano consolle e joystick.”

D. Ma il messaggio non è solo per i bambini.

“Assolutamente no è rivolto anche e soprattutto agli adulti. E parlo delle scommesse online, dei giochi autorizzati dallo Stato, Lotto, Enalotto e le macchinine “mangia-soldi”. Anche io gioco al lotto, ma farlo con moderazione è una cosa, esagerare troppo spesso produce danni irreversibili alle stesse famiglie che vedono decurtate le loro entrate a vantaggio del “niente di fatto”.”

D. Seguiranno altri brani, ovviamente, puoi darci un’ anticipazione?

R.”Si, stiamo lavorando ad un progetto più ampio, una raccolta di brani che tratteranno argomenti che ci stanno molto a cuore, uno di questi è quello dell’emigrazione, emigrazione delle nostre forze giovani, dei nostri cervelli migliori che vanno fuori in cerca di lavoro e di un minimo di valorizzazione delle loro effettive capacità intellettuali e lavorative.”

D. C’entra nulla la “nostra” democrazia in questa fuga di cervelli?

R. “Assolutamente si, la nostra è una democrazia “dittatoriale”e lo ribadisco. Tasse, disoccupazione, inflazione alle stelle ci stanno massacrando, ma se qualcuno tenta di parlare, di denunciare queste cose viene irrimediabilmente “segato” .

D. Parliamo di Piero Pelù? So che siete amici e che condividi il suo pensiero.

R. “Si, Piero ed io siamo amici da anni, lui è un’altra voce fuori dal coro, è impegnato sul piano sociale, ha provato a darci una grossa mano per i problemi della Valle del Mela, pur non essendo la sua terra, lui è toscano, lo sappiamo, insieme abbiamo ricevuto un premio a Santo Stefano di Camastra (Me) proprio per questo impegno che altri, sul territorio, non hanno dimostrato. Ma in questo momento storico, in Italia questo tipo di impegno non viene preso in considerazione e anzi, chi si preoccupa di denunciare , viene calunniato e messo in cattiva luce, proprio com’è successo a Pelù. Ha detto delle cose giuste ovviamente passate dai mezzi di “distrazione di massa” interpretati in maniera negativa.

D. E Peppe Pagano?

R. “Peppe Pagano è un uomo che ha un buon rapporto con la propria coscienza e resta trasparente e cerca di mettere questa serenità nei suoi brani, solo così un messaggio può arrivare in maniera corretta senza distorsioni e interpretazioni di alcun tipo.”


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