Foto di Gerry Italia

Il fiume nero: viaggio nell’agonia silenziosa del Gela. «Non può diventare la normalità»

C’è un punto, lungo la costa meridionale della Sicilia, dove il mare incontra il fiume in un abbraccio malato. È la foce del Gela, un corso d’acqua che da anni si tinge ciclicamente di nero, come se la terra stessa volesse denunciare un avvelenamento invisibile, ma inarrestabile. Una settimana dopo l’ennesimo sversamento, la scena sembra uscita da un racconto distopico. L’acqua è cupa, torbida, attraversata da striature verdastre e chiazze bianche che galleggiano immobili. Lungo le sponde, i corpi senza vita di centinaia di pesci; sulla spiaggia, carcasse di uccelli acquatici, avvelenati, forse, dopo aver cercato di nutrirsi di quelle carni tossiche. E intorno, un odore acre, penetrante, che soffoca e costringe a voltare il viso.

Il Gela non è solo un fiume contaminato. È un ecosistema al collasso. Le sue rive raccontano una storia di incuria: plastica, scarti, residui chimici che striano la sabbia come fossero parte naturale del paesaggio. Non c’è barriera, non c’è recinzione, non c’è controllo. Solo silenzio e degrado. Da anni si parla di inquinamento, di reflui fognari non depurati, di impianti industriali sospetti nell’area a nord della foce. Ma in questa storia, i sospetti non bastano. Nessuno ha mai individuato un responsabile. Le denunce si accumulano, le segnalazioni si ripetono, ma il fiume continua a tingersi di nero, di rosso, di verde, dei tanti colori dei veleni sversati.

Lunedì l’ennesimo sopralluogo. Sul posto il senatore Pietro Lorefice, membro della commissione bicamerale Ecoreati, l’assessore comunale all’Ambiente Giuseppe Fava, insieme a tecnici dell’Asp, agli agenti della municipale, alla Capitaneria di Porto ed ai rappresentanti di Asp e Arpa. Una sfilza di presenze ufficiali. Ma le risposte, ancora una volta, non sono arrivate. «Non è la prima volta, ma non può diventare la normalità», ha dichiarato il senatore Lorefice. «Siamo davanti a una grave contaminazione, forse dovuta a scarichi abusivi o reflui non depurati. Ho sollecitato un intervento immediato. Serve molto di più: vanno trovati i colpevoli e attuate tutte le azioni necessarie per restituire a Gela una vera giustizia ambientale».

Intanto, mentre l’inquinamento continua, l’Italia e la Sicilia versano milioni in multe per il mancato rispetto della direttiva europea sulle acque reflue urbane. Un paradosso che sa di beffa: l’ambiente muore e lo Stato paga. Ma nessuno risolve. Così il fiume Gela scorre ancora, lentamente. Dentro il suo letto malato trasporta non solo liquami e rifiuti, ma anche l’indifferenza istituzionale e il peso di una battaglia mai combattuta fino in fondo. Il veleno ha trovato casa. E nessuno sembra volerlo cacciare.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

C’è un punto, lungo la costa meridionale della Sicilia, dove il mare incontra il fiume in un abbraccio malato. È la foce del Gela, un corso d’acqua che da anni si tinge ciclicamente di nero, come se la terra stessa volesse denunciare un avvelenamento invisibile, ma inarrestabile. Una settimana dopo l’ennesimo sversamento, la scena sembra […]

C’è un punto, lungo la costa meridionale della Sicilia, dove il mare incontra il fiume in un abbraccio malato. È la foce del Gela, un corso d’acqua che da anni si tinge ciclicamente di nero, come se la terra stessa volesse denunciare un avvelenamento invisibile, ma inarrestabile. Una settimana dopo l’ennesimo sversamento, la scena sembra […]

C’è un punto, lungo la costa meridionale della Sicilia, dove il mare incontra il fiume in un abbraccio malato. È la foce del Gela, un corso d’acqua che da anni si tinge ciclicamente di nero, come se la terra stessa volesse denunciare un avvelenamento invisibile, ma inarrestabile. Una settimana dopo l’ennesimo sversamento, la scena sembra […]

Il 2026 sarà un anno luminoso: acceso e riscaldato dai segni di fuoco – Ariete, Leone e Sagittario – con un oroscopo che brilla come non mai. Tutti ben piazzati nella classifica zodiacale del nuovo anno, due di loro sono tra i protagonisti. Si tratta dell’Ariete, che vivrà dodici mesi scoppiettanti, e del Leone, con […]

Il 2025 si sta avviando alla conclusione vedendovi protagonisti dello zodiaco. Voi Sagittario ospitate tanti pianeti transitanti, che arricchiscono la vostra vita e la conducono con forza verso un 2026 che l’oroscopo descrive pieno di grandi novità. Di sorprese e trasformazioni, ma anche di morbidezza e ottimismo. Come, stagione per stagione, nell’approfondimento della nostra rubrica […]

Il 2026 è l’anno del Leone e l’oroscopo vi dice: gioite, voi che siete nati sotto questo segno zodiacale! Il grande Giove, da metà anno, entrerà nei vostri gradi dopo 12 anni, regalandovi un periodo felice e una grande riuscita. Che vi ridarà vigore e slancio e vi aiuterà a sintetizzare problemi pratici, legali o […]

Abbiamo già parlato di bollette. E di come, da costo pressante per le imprese, possa essere affrontato con una strategia. Purché efficace. Con strumenti come il bando Sicilia efficiente (trovi i consigli qui), per ridurre in maniera strutturale il costo dell’energia e finanziare l’investimento con un contributo a fondo perduto significativo. Ma c’è un aspetto […]