La coppia formata da Roberta Arena e Sonja Burgì è stata votata al concorso come la migliore band emergente siciliana e a giugno volerà in Lombardia per la finale nazionale. «Il nostro non è un genere ben definito, ma speriamo venga considerato originale e onesto», dice la musicista di origini siciliane
Il duo Diana vince l’Arezzo Wave Band Sicilia Roberta e Sonja si preparano alle finali di Milano
Responsabile di un centro di assistenza fiscale di giorno, cantante nel tempo libero. Roberta Arena ha 33 anni ed è la vincitrice, insieme alla 24enne Sonja Burgì, delle finali del contest Arezzo Wave Band Sicilia, che il 7 e l’8 aprile hanno portato una decina di band sul palco del Mob di Palermo e che permettono alla coppia di accedere alle finali che si terranno il prossimo giugno a Milano.
«Ho sempre affiancato il lavoro alla musica tenendoli separati – racconta Arena a MeridioNews –. Non è facile e bisogna fare molti sacrifici, ma la musica serve per svagarsi ed esprimersi liberamente e alla fine ne vale la pena».
Le sonorità electro, dream pop e shoegaze (sottogenere dell’alternative rock) riescono a far uscire tutta la sua grinta, che Roberta spende nel progetto musicale Diana. «È il mio secondo nome e ho deciso di battezzare così la band per far emergere quella parte di me che spesso resta nascosta, ma che sul palco diventa preponderante». Una personalità con cui nel 2015 ha calcato la scena del contest La Fame Dischi e che le ha fatto conquistare il premio Vittek Radio con il brano And you can’t build the night, che ha raggiunto le classifiche della European Music Chart.
L’incontro con Sonja, musicista e designer 24enne, è avvenuto anni fa, ma il duo si è consolidato musicalmente lo scorso settembre. «Nonostante l’amicizia che ci legava, non ci conoscevamo ancora artisticamente e quando ha apprezzato uno dei pezzi che stavo componendo per il mio Ep – tra l’altro siamo in cerca di qualcuno disposto a finanziarlo – le ho proposto di affiancarmi nei live».
Un tentativo ben riuscito con cui le musiciste hanno superato la storica rivalità tra Catania e Palermo. Roberta infatti ha origini siciliane, è nata in Toscana, a sedici anni si è trasferita a Nicolosi e da dieci anni ormai si è stabilita a Palermo. Si ritiene «una cittadina del mondo legata alla Sicilia», che sente una terra vicina e d’ispirazione. «Sono molto meteoropatica – chiarisce – non potrei vivere in nessun posto del Nord perché influirebbe molto sul mio carattere». E anche sulla musica, visto che alla base ci sono impressioni ed esperienze vissute da lei o da chi le sta vicino.
«La mia musica non segue una direzione ben precisa e infatti ci sono sia pezzi in italiano che in inglese – afferma – è un genere originale all’ascolto e onesto, che dà accesso a un mondo ancora poco frequentato». E apprezzato dai giudici e dal pubblico dell’Arezzo Wave Festival, evento al quale il duo ha partecipato soprattutto per far conoscere e diffondere questo nuovo concetto di musica. Alle finali di Milano Roberta e Sonja si stanno preparando prima di tutto psicologicamente. «Sarà un’esperienza forte – conclude – e siamo consapevoli del fatto che dobbiamo metterci sotto, provare molto ed esibirci live per carburare di più e imparare a gestire e trasmettere l’emozione».