Botta e risposta tra nisseni. Ovviamente, tra nisseni candidati alla presidenza della Regione siciliana. Da una parte Giancarlo Cancelleri, candidato del Movimento 5 Stelle. Dallaltra parte Rosario Crocetta, candidato di Pd e Udc. Alle ultime battute di una campagna elettorale dove, alla fine, di polemiche se ne sono viste poche, ecco una fiammata.
A dare fuoco alle polveri è il candidato grillino, che, intervenendo al programma La Zanzara di Radio 24 e spara a zero contro quasi tutta la vecchia politica siciliana, salvando solo Giovanna Marano. Dichiarazione che colpisce nel segno, perché tutta la vecchia politica siciliana è – chi più, chi meno – infognata con la mafia. Non stringerei la mano a nessuno dei miei avversari, tranne che alla Marano, dice Cancelleri.
Un colpo duro. Che non risparmia nemmeno Rosario Crocetta, che si ritrova ad essere il candidato di due Partiti che hanno sostenuto Raffaele Lombardo, Pd e Udc (e che forse, sotto banco, sono daccordo con lo stesso Lombardo e con Gianfranco Miccichè per vincere le elezioni insieme e spartirsi quello che resta della Sicilia: ben poco, in verità…).
Crocetta decide di replicare. L’azienda presso la quale lavora Cancelleri – dice il candidato di Udc e Pd – è diretta da un tale Lo Cascio, molto molto, molto amico di quell’ingegner Di Vincenzo, al quale oggi è stato confermato il sequestro di un patrimonio di 400 milioni di euro. Guardasse chi sono gli ‘amici degli amici’ e ricordasse che io sono stato il primo politico in Sicilia a denunciare i rapporti di Di Vincenzo con la mafia mentre lui, candidamente, non sa neppure con chi ha a che fare quotidianamente”.
Pietro Di Vincenzo è un noto imprenditore di Caltanissetta accusato di intrattenere rapporti con la mafia. Un personaggio molto conosciuto nel mondo politico. In rapporti con tanti uomini politici. Di maggioranza e di opposizione.
Pronta è la contro replica di Cancelleri: L’attacco di Crocetta nei miei confronti è puramente strumentale, perché non riesce a liberarsi dalle liste che lo sostengono e che sono piene di indagati e condannati.
Io sono geometra – prosegue il candidato grillino – e lavoro per un’azienda che non ha mai avuto a che fare con la mafia, che dà occupazione a 90 famiglie e che opera nella massima trasparenza, lavorando in una terra dove fare impresa è al momento cosa molto difficile, con onestà e senso del dovere. Il mio datore di lavoro non ha alcun avviso di garanzia, non ha alcun rapporto con la mafia e non ha nessun problema con la giustizia. E una persona onesta.
Foto di prima prina tratta da kore.it
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