«Ma i cinefili a Catania ci sono ancora? Ho paura che si siano estinti». Un timore, quello di Alberto Surrentino curatore della programmazione del Cinestudio superato solo dall’incoscienza. La stessa che ha portato i gestori del cinema King (via Antonio de Curtis 14) a proporre un evento della durata di quasi una settimana con un film d’essai in lingua originale e sottotitoli in italiano: Midnight in Paris di Woody Allen, dal 16 al 22 dicembre. Un’iniziativa che in altre città, soprattutto del Nord, è la normalità. Ma che a Catania diventa «una missione subito etichettata come suicida». Perché al Cinestudio, ormai attivo da trent’anni, la difficoltà è già trovare amanti del cinema d’autore. Figurarsi dei puristi attenti anche alla lingua. «In lingua originale è proprio un altro film specifica Alberto Ma vi pare che il protagonista di Cyrus era doppiato da uno dieci anni più giovane? O il ragazzino? In italiano ha una voce che non lo caratterizza affatto».
Gli esempi si sprecano. Ma anche i precedenti negativi. Negli scorsi anni, a Catania, gli amanti del cinema in lingua si riunivano attorno al Learn by movies, la rassegna con film in inglese, francese, spagnolo e tedesco organizzata dalla facoltà di Lingue di Catania. Appuntamenti a ingresso gratuito con circa mille presenze a proiezione. «Lanno scorso, in assenza della rassegna curata dallateneo, abbiamo pensato di organizzarne una noi», spiega Surrentino. A pagamento – «solo l’affitto della sala costa 160 euro al giorno» ma con un biglietto ridotto a tre euro per gli studenti. «Risultato: una media di 80 presenze. A stento siamo riusciti a pagare le pellicole».
Ma un ultimo tentativo al Cinestudio vogliono farlo ugualmente. E rilanciano: «Se quest’evento andrà bene, potremmo decidere di destinare una sala interamente alle proiezioni in lingua originale». Quella grande, da 280 posti, o quella piccola, da 60: «A deciderlo saranno i catanesi». Il test inizierà venerdì 16 al cinema King e durerà fino a giovedì 22 con un film in prima visione: Midnight in Paris di Woody Allen. In inglese, sottotitolato in italiano. Quattro gli appuntamenti: alle 18.15, alle 20.30 e alle 22.30 , più uno spettacolo alle 00.30 il sabato. Per i prezzi ci sono invece diverse soluzioni: il biglietto a tre euro il lunedì e il mercoledì per gli studenti e i giovani fino a 26 anni; il ridotto a quattro euro dal lunedì al giovedì e a cinque euro il fine settimana per spettatori fino a 12 anni o maggiori di 60 e per i soci Cinestudio. Biglietto normale: sei euro dal lunedì al giovedì, 6,50 euro venerdì, sabato e domenica. Il martedì quattro euro per tutti.
Se la scommessa dovesse riuscire, al King arriveranno altri film in lingua originale. Ma soprattutto in inglese. «Perché delle pellicole in altre lingue è difficile trovare le copie oppure si tratta di film deboli». Senza considerare che Catania è ormai «una città che non conta niente»: gli spettatori snobbano il cinema d’essai e i distributori si adeguano. «La copia originale poi qui arriva solo alla fine. Solo quando nelle altre città non serve più». Difficoltà con cui il Cinestudio si confronta ogni giorno e a cui deve aggiungere le critiche rivolte a certe scelte. «Quando abbiamo proposto Le quattro volte, unico film italiano a Cannes, la gente è uscita dalla sala conclude Surrentino Per non dire de L’albero, il sindaco e la mediateca: nel ’92 fu un successo, due o tre anni fa nell’intervallo la sala si è svuotata. La gente fuggiva come se avessero avessero sguinzagliato una pantera».
[Foto di aha42 | tehaha]
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