Il blocco delle lezioni provoca disagi agli studenti

La protesta contro il progetto di riforma dell’università continua a sconvolgere la vita dell’ex Monastero dei Benedettini. La Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, che sin dall’inizio si è opposta alla proposta del ministro Moratti, ha deciso di ripetere il blocco d’ogni attività accademica come forma d’adesione allo sciopero nazionale proclamato per mercoledì 2 marzo. Un altro blocco fu attuato nel passato novembre.
L’agitazione, iniziata lunedì 21, termina oggi (venerdì 25), e ha causato non pochi problemi. L’adesione da parte dei docenti è stata altissima e i disagi per gli studenti forti poiché, considerato il periodo, non si sono potuti sostenere molti esami.
“I disagi per gli studenti sono solo momentanei – dice Enzo Ierna, Ufficio Area Didattica – Tra i docenti, preside in testa, prevale la linea morbida: adesione alla protesta, ma esami solo rimandati di qualche giorno. In pochissimi, sostenitori di una linea più dura, hanno optato per l’annullamento totale della sessione”.

Tuttavia gli studenti si lamentano per i ritardi in cui si sono involontariamente imbattuti.
Secondo Salvo Angemi, loro rappresentante, “gli studenti sono le uniche vittime di questa protesta. Un’ iniziativa del genere sarebbe dovuta partire dal corpo studentesco in quanto li coinvolge in prima persona, e non imporla dall’alto”.

Il DDL è contestato su alcuni punti chiave: restrizione delle già scarse risorse finanziarie per la ricerca e la formazione; la previsione di provvedimenti fatti a costi zero per lo Stato e a costi salati per i singoli Atenei; previsione di uno stato giuridico per i docenti, per i ricercatori e i giovani studiosi in formazione, fondato sulla generalizzazione di rapporti di lavoro precario; imposizione di una revisione dei nuovi ordinamenti didattici; assenza di una vera politica del diritto allo studio.


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