Il bando sui tirocini e l’accordo sulla terza annualità: i nostri dubbi

QUESTO GOVERNO REGIONALE CONTINUA A NON CONVINCERCI. E QUELLO CHE VEDIAMO SONO ILLEGITTIMITA’ E FUMO NEGLI OCCHI

Sono due le notizie che vanno di pari passo nel mondo della Formazione professionale siciliana. La prima è il flop del bando sui tirocini formativi. La seconda è l’accordo sulla terza annualità dell’Avviso 20. Due notizie legate alle risorse del cosiddetto Piano Giovani.

Sul bando relativo ai tirocini formativi abbiamo già espresso le nostre perplessità. La tesi che un bando pubblico da 100 milioni di euro circa possa essere indirizzato non a tutti i giovani disoccupati della Sicilia, ma solo ai giovani che vanno sulla rete non sta né in cielo, né in terra.

L’assessore regionale alla Formazione, Nelli Scilabra, la dirigente generale del settore, Anna Rosa Corsello, e gli ‘intellettuali’ di questa branca dell’Amministrazione regionale che hanno partecipato a un ‘inchiappo’ amministrativo senza precedenti prendano atto di aver commesso e reiterato un errore e ne traggano le logiche conclusioni.

Su questa vicenda, a nostro modesto avviso, dovrebbero già essere intervenute le autorità competenti. Perché la Pubblica Amministrazione, con il denaro pubblico, non può utilizzare, con i giovani, due pesi e due misure.

La domanda e l’offerta di lavoro, in un Paese civile – in una Regione civile – non si incontrano sulla rete. Perché non tutti i giovani vanno sulla rete. Di questo particolare aspetto della vita pubblica si occupavano gli Sportelli multifunzionali. Che il Governo regionale ha sbaraccato. Per ‘confezionare’ un bando sulla rete a nostro avviso illegittimo.

Dunque, non possiamo non notare un ‘disegno’ politico: eliminare chi, istituzionalmente, è deputato a far incontrare domanda e offerta di lavoro. Per introdurre un metodo che definire folle è poco.

E’ normale assegnare 500 euro al mese per sei mesi a un giovane non sulla base del suo curriculum, ma in ragione della velocità con la quale si collega a un sito?

Questo metodo è stato proposto per ben due volte. Il problema, egregio assessore, non sta nel fatto che il sito non ha retto all’assalto dei giovani armati di pc: il problema è nel ‘manico’, ovvero in un metodo sbagliato nella forma e nella sostanza.

Lei, assessore Scilabra – che è la responsabile di una branca importante dell’Amministrazione – si deve assumere le responsabilità del grave errore commesso. Sappia che se tale metodo di selezione dei giovani fosse stato proposto e messo in atto da un altro Governo regionale e da un altro assessore, beh, oggi assisteremmo ad altri ‘spettacoli’.

Non sappiamo se le ‘autorità’ interverranno in questa incredibile storia andata in scena ben due volte. Ma sappiamo che questo bando va ritirato e riproposto nel rispetto dei curricula dei giovani e non della velocità con la quale ci si collega ad in sito!

La seconda notizia – l’accordo sulla terza annualità dell’Avviso 20 –  desta in noi molte perplessità. Intanto non ci convince la ‘filosofia’: firmare ancora accordi in un settore nel quale di intese, dai primi mesi del 2013 ad oggi, ne sono state siglate almeno una decina, tutte mai onorate dal Governo regionale ci sembra, nella migliore delle ipotesi, una manifestazione di ingenuità da parte di chi le accetta e le firma.

Su questo punto vogliamo essere chiari. Noi non siamo stupiti del fatto che le associazioni degli enti e i sindacati firmino ancora questi accordi: siamo stupiti che i lavoratori di questo settore si fidino ancora di un Governo che in quasi tre anni li ha letteralmente massacrati.

Non vogliamo essere offensivi con i sindacati. Ma i lavoratori di questo settore non possono certo dire di essere stati ben rappresentati dalle organizzazioni sindacali. Tutt’altro.

Firmare accordi sulla terza annualità dell’Avviso 20 mentre ancora non sono stati pagati gli arretrati ai dipendenti, dal nostro punto di vista, è un gravissimo errore. Che denota troppa ‘leggerezza’ da parte di organizzazioni sindacali che non ci sembrano stiano facendo gli interessi dei propri associati. 

La verità è che l’attuale Governo regionale sulla Formazione professionale ha un progetto: smantellare questo settore che, in buona parte – fatte salve le garanzie per qualche ente storico – dovrà essere sostituito da privati.

A nostro modesto avviso, il progetto del Governo non è cambiato. E’ cambiata solo l’atmosfera sociale della Sicilia, dopo i ripetuti fallimenti di questo Governo in quasi tutti i settori dell’economia e della vita pubblica.

L’accordo di questi giorni arriva quando il Governo ha combinato l’ennesimo pastrocchio con il già citato bando del Piano Giovani. E quando non si esclude la terza impugnativa da parte dell’Ufficio del Commissario dello Stato su una legge di assestamento di Bilancio priva di copertura finanziaria.

Con quest’accordo il Governo di Rosario Crocetta sta soltanto provando a non avere contro anche i lavoratori di questo settore, in un momento in cui mezza Sicilia è in rivolta.

Ma in quest’ennesima finzione emergono comunque i punti dolenti. Che significa, ad esempio, non retribuire i ragazzi che frequenteranno i corsi con 4 euro al giorno? Questa è miopia sociale, perché per i ventenni della Sicilia, soprattutto per figli di famiglie povere – famiglie povere che aumentano giorno dopo giorno – 4 euro sono soldi. In un mese sono oltre 100 euro!

Il Governo fa sapere che non ci sono soldi. Non è vero. Perché la terza annualità viene finanziata con il Piano Giovani. E i soldi ci sono. Questa scelta ha un solo obiettivo: disincentivare i giovani siciliani a iscriversi in questi corsi, per dimostrare che la “formazione professionale in Sicilia, così com’è non funziona”.

Stupisce che una considerazione così semplice non sia balenata nelle menti dei sindacalisti che hanno siglato questo strano accordo.

Tutta questa storia a noi continua a non piacerci. La nostra sensazione è che la terza annualità dell’Avviso 20 non si chiuderà con un accordo del quale noi intravediamo poche luci e molte ombre.


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