Una manifestazione, promossa dall'anci, per dire "no" ai tagli di regione e stato ai comuni. Per dire "no" alle tre aree metropolitane truffaldine. E per dire "no" all'abolizione dei comuni con meno di 5 mila abitanti
Il 26 settembre tutti i Sindaci siciliani in piazza a Palermo
UNA MANIFESTAZIONE, PROMOSSA DALL’ANCI, PER DIRE “NO” AI TAGLI DI REGIONE E STATO AI COMUNI. PER DIRE “NO” ALLE TRE AREE METROPOLITANE TRUFFALDINE. E PER DIRE “NO” ALL’ABOLIZIONE DEI COMUNI CON MENO DI 5 MILA ABITANTI
Il 26 settembre i Sindaci di tutta la Sicilia saranno a Palermo per chiedere maggiore attenzione per chi amministra grandi e piccole città e, soprattutto, più attenzione verso i cittadini.
Questa la decisione assunta oggi dal Consiglio regionale dell’Anci Sicilia che si è riunito nel capoluogo dell’Isola, nei saloni di Villa Niscemi.
Annunciata durante lultima assemblea dei piccoli Comuni, che si è svolta lo scorso 11 settembre, la manifestazione c, come si legge in un comunicato, “coinvolgerà Sindaci, Giunte e consiglieri comunali provenienti da tutta la regione, è organizzata con lobiettivo di fare il punto sulla drammatica situazione economico-finanziaria degli enti locali”.
Per la cronaca, in due anni il fondo regionale per le autonomie locali è stato ridotto da circa 900 milioni di euro a meno di 450 milioni di euro. A questi tagli si aggiungono i tagli del Governo nazionale che sta applicando la legge sul federalismo fiscale, senza riconoscere alla Sicilia le risorse della perequazione infrastrutturale e finanziaria.
Un raggiro ai danni della Sicilia perpetrato dal Governo nazionale in combutta con il Governo regionale e, in particolare, con l’assessore all’Economia, Luca Bianchi, che invece di difendere gli interessi della Sicilia fa gli interessi di Roma, scippando risorse finanziarie alla nostra Regione.
Di questo si sono accorti i Partiti che sostengono il Governo Crocetta che, non a caso, vorrebbero sbattere fuori dalla Giunta l’assessore Bianchi. Difeso da Crocetta, che si sta patteggiando un posto a Roma e dal vice ministro per l’Economia, Fassina, al quale Bianchi fa riferimento.
Ovviamente, del ruolo di questo Governo regionale ‘venduto’ a Roma si sono accorti anche i Sindaci dell’Isola, i più colpiti dalle politiche romanocentriche del due Crocetta-Bianchi. Da qui la manifestazione del 26 settembre, contro un Governo regionale che taglia le risorse ai comuni e non fa nulla per fare in modo che i Comuni siciliani ricevano i fondi della perequazione finanziaria e infrastrutturale da Roma.
Paolo Amenta (nella foto a destra) e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente vicepresidente vicario e segretario generale dellAssociazione nazionale dei comuni italiani (Anci, per l’appunto) della Sicilia chiedono “un energico cambio di rotta nellimpostazione dei rapporti tra Regione ed enti locali per ridare dignità non solo ai Sindaci ma anche al ruolo istituzionale che compete ai Comuni
In questo momento storico particolarmente difficile e carico di tensioni economico-sociali – concludono Amenta e Alvano – i Sindaci sono costretti a intervenire per riportare al centro del dibattito politico, troppo spesso contrassegnato da sterili conflittualità, il bisogno dei cittadini di avere servizi efficienti e di interventi concreti in favore dello sviluppo economico e del welfare.
Appuntamento per il 26 settembre, a Palermo, in Piazza Marina. Ci saranno tutti i Sindaci siciliani, gli assessori comunali, i presidenti dei Consigli comunali e i consiglieri comunali. Tutti insieme anche per dire “no” alle finte riforme annunciate dal Governo Crocetta per i Comuni: “no” alle aree metropolitane che puntano ad impoverire i Comuni che finirebbero in queste tre nuove trappole (il riferimento è alle improbabili aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina) e per dire “no” al progetto del Governo regionale che punta ad abolire i Comuni con meno di 5 mila abitanti.