Dopo Il collezionista dossa, Angelina Jolie torna a vestire i panni di un agente di polizia nel nuovo film di D.J. Caruso
Identità violate
Titolo originale: Taking lives
Paese: U.S.A.
Anno: 2004
Genere: Thriller
Regia: D.J. Caruso
Cast: Angelina Jolie, Ethan Hawke, Olivier Martinez, Kiefer Sutherland, Jean-Hugues Anglade Montreal, Canada.
Il locale capo della polizia si trova ad investigare su alcuni brutali omicidi dove uno psicopatico uccide le proprie vittime e ne assume l’identità fisica e mentale perché frustrato dalla propria (Hawke). Ecco allora che questi chiederà l’aiuto dell’agente speciale dell’FBI Illeana Scott (la Jolie), esperta di menti criminali e in grado di tracciare i profili psicologici degli assassini utilizzando criteri insoliti e singolari (si sdraia dentro una tomba appena aperta per osservarne i dettagli e trovare indizi da questa macabra prospettiva, costella la sua camera d’albergo di foto delle vittime e così via).
Saranno, ad ogni modo, proprio questi metodi poco tradizionali a condurla sulla pista giusta per risolvere lintricato e difficile caso. Dopo Il collezionista dossa, Angelina Jolie torna a vestire i panni di un agente di polizia e si vede che lesperienza del precedente film le è servita. Riesce ad essere plausibile nel proprio ruolo e a tenere vivo il personaggio a dimostrazione che, se ci si dimentica della mediocre interpretazione in Tomb Raider, la bellezza non è tutto davanti ad una cinepresa. Bravo e convincente anche il solito Hawke, che sotto il faccino lindo e pulito da bravo ragazzo riesce ad ingannare fino alla fine lo spettatore svelandoci che (fin troppo spesso) le apparenze possono ingannare anche locchio più esperto
Il film in sé risulta abbastanza godibile e non troppo lento, mantiene un discreto grado di tensione nello spettatore ed in certe situazioni riesce addirittura a far sussultare le poltroncine del cinema. Nessuno (e fa bene) griderà al capolavoro, ma in fin dei conti il film non dispiace e si lascia guardare.