Iblis, a Bicocca la seconda udienza Il Comune chiede di costituirsi parte civile

Aula sempre più affollata per la seconda udienza del processo Iblis. Questa volta, però, anziché i cittadini, a riempire i banchi della seconda sezione del carcere di Bicocca sono stati gli avvocati. Non solo quelli dei 24 imputati e delle cinque associazioni che avevano preannunciato la loro richiesta di costituzione di parte civile. Ma anche i legali del Comune di Catania, della Camera di commercio etnea e della Confederazione italiana degli esercenti, commercianti ed artigiani (Cidec): i tre nuovi soggetti ad aver fatto oggi richiesta di costituzione nel procedimento ordinario nato dall’operazione del 2010 contro le presunte collusioni tra politica, imprenditoria e mafia.

«Una richiesta che non riguarda tutti gli imputati e comunque si riferisce ai soli fatti commessi nel territorio catanese», specifica Agata Barbagallo, legale dell’amministrazione etnea. Perché nel loro compimento «è stato provocato allarme sociale, limitazione della libertà fisica e morale dei cittadini, impedito il libero esercizio delle attività economiche e danneggiato il buon nome della città di Catania – si spiegava ieri in un comunicato diramato dal Comune – provocando così danno economico». Una richiesta di risarcimento che si aggiunge a quelle già presentate nella scorsa udienza dalle associazioni antiestorsione Libero Grassi e Rocco Chinnici di Catania e Asaes di Scordia, Addiopizzo Catania e Confcommercio Sicilia. Richieste su cui si sono espressi oggi sia i legali degli imputati che i pubblici ministeri, in attesa della decisione finale della corte, presieduta dal giudice Rosario Cuteri.

Secondo la procura, l’interesse delle associazioni è evidente nel loro statuto, mentre quello del Comune sarebbe legittimato da una sentenza della Cassazione del 1992 per la quale le amministrazioni possono fare richiesta di risarcimento in quanto l’associazione mafiosa lede il patrimonio della città. «In questo caso non si tratta solo di pizzo – spiega il sostituto procuratore Antonino Fanara, esprimendo il favore dell’accusa – ma della cosiddetta “messa a posto”, cioè della reale infiltrazione criminale nelle aziende». L’unica perplessità riguarda la Cidec di cui, secondo il magistrato, «non sono chiari gli interessi». Contrarietà nei confronti di tutte le richieste è stata invece espressa dai legali degli imputati. Ad essere contestata è soprattutto la genericità, secondo gli avvocati, degli interessi delle associazioni e in alcuni casi – come quello di Addiopizzo – la nascita della stessa in un periodo successivo ai fatti contestati. Sulla richiesta del Comune si è invece soffermato Giuseppe Lipera, legale di Tommaso Somma. «Credo che la propaganda politica sia proprio una brutta bestia», attacca l’avvocato, secondo cui l’istanza dell’amministrazione avrebbe prima di tutto un difetto di forma. La delibera, infatti, è stata firmata dalla Giunta e non dal Consiglio, «dai tecnici e non dai reali rappresentanti dei cittadini», continua Lipera. E riguarderebbe, inoltre, «soggetti che con Catania non c’entrano nulla, come il mio assistito, che risiede a Castel di Iudica».

Tra le altre questioni preliminari affrontate in udienza, diversi avvocati hanno sollevato il dubbio sulla competenza della corte d’Assise per la maggior parte degli imputati. Il procedimento, nato da due indagini riunite, riguarda infatti diverse ipotesi di reato, tra cui l’omicidio di Angelo Santapaola e Nicola Sedici, di cui deve rispondere Enzo Aiello, ritenuto il capo provinciale di Cosa nostra. Tipologia di delitto per cui è chiamata a giudicare la corte d’Assise, mentre negli altri casi – come l’estorsione – basterebbe il tribunale. Ed è lì che i legali vorrebbero venisse trasferita la posizione dei propri assistiti. Una questione puramente formale e con il solo effetto di prorogare il processo, secondo l’accusa. Che rimprovera anche ai legali di non aver posto l’eccezione in sede di indagini preliminari. «Ma come è possibile se spesso nemmeno il gip sa dove andrà a finire il processo?», rispondono gli avvocati. Anche su questo dovrà pronunciarsi la corte, a cominciare dalla prossima udienza fissata per venerdì 10 febbraio a Bicocca.

[Foto di gnuckx]


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

L'amministrazione catanese, insieme alla Camera di commercio etnea e alla Confederazione italiana degli esercenti, commercianti ed artigiani, si unisce alle cinque associazioni che già alla prima udienza avevano annunciato la loro richiesta di risarcimento. Gli avvocati degli imputati contestano la presenza tra questi di Addiopizzo: «All'epoca dei fatti non era neanche nata». La prossima udienza il 10 febbraio

L'amministrazione catanese, insieme alla Camera di commercio etnea e alla Confederazione italiana degli esercenti, commercianti ed artigiani, si unisce alle cinque associazioni che già alla prima udienza avevano annunciato la loro richiesta di risarcimento. Gli avvocati degli imputati contestano la presenza tra questi di Addiopizzo: «All'epoca dei fatti non era neanche nata». La prossima udienza il 10 febbraio

L'amministrazione catanese, insieme alla Camera di commercio etnea e alla Confederazione italiana degli esercenti, commercianti ed artigiani, si unisce alle cinque associazioni che già alla prima udienza avevano annunciato la loro richiesta di risarcimento. Gli avvocati degli imputati contestano la presenza tra questi di Addiopizzo: «All'epoca dei fatti non era neanche nata». La prossima udienza il 10 febbraio

L'amministrazione catanese, insieme alla Camera di commercio etnea e alla Confederazione italiana degli esercenti, commercianti ed artigiani, si unisce alle cinque associazioni che già alla prima udienza avevano annunciato la loro richiesta di risarcimento. Gli avvocati degli imputati contestano la presenza tra questi di Addiopizzo: «All'epoca dei fatti non era neanche nata». La prossima udienza il 10 febbraio

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]