Un'ispezione nelle case popolari di Francofonte, dopo un esposto anonimo in cui si denunciava che un residente allevava capre e galline nel cortile comune e accumulava rottami ferrosi. Ma quando la vittima ha iniziato a documentare lo stato dei luoghi, è stato aggredito alle spalle
Iacp Siracusa, pestato durante un controllo Dipendente aggredito mentre scattava foto
Un dipendente dello Iacp di Siracusa è stato aggredito alle spalle, colpito alla testa e con diversi calci mentre era a terra dal 30enne Erminio Calafiore, residente nelle case popolari di Francofonte, in contrada Sant’Antonio, dove la vittima stava eseguendo un controllo. Calafiore è stato arrestato al culmine di un’indagine dei carabinieri della locale stazione e posto ai domiciliari.
I fatti si sono verificati lo scorso novembre. Il dipendente Iacp è stato inviato nel complesso di case popolari dopo un esposto anonimo che denunciava condizioni igienico sanitarie pessime, a causa del comportamento di Calafiore che avrebbe ammassato rottami ferrosi, oltre che allevato animali come galline e capre nel cortile delle palazzine. Il dipendente ha avuto modo di accertare che lo stato dei luoghi corrispondeva a quanto descritto nell’esposto e ha iniziato a scattare delle foto per documentare la situazione. A quel punto è però intervenuto Calafiore che avrebbe aggredito il dipendente Iacp alle spalle, colpendolo più volte alla nuca.
L’impiegato si sarebbe qualificato, nella speranza che il suo aggressore smettesse di picchiarlo, ottenendo invece solo più violenza. Nonostante la vittima fosse finita a terra, infatti, Calafiore avrebbe continuato a prenderlo a calci in viso, intimandogli di dargli il cellulare con il quale aveva precedentemente scattato le foto. Il dipendente è stato quindi costretto a consegnare il telefono, ma per far desistere l’aggressore è servito l’intervento di altri residenti. Il 30enne è quindi scappato a bordo di un auto di colore scuro.
A seguito della denuncia, i carabinieri di Francofonte hanno iniziato le indagini che hanno permesso di raccogliere una serie di indizi, come riconoscimenti fotografici e informazioni anche sull’auto di Calafiore. Il Gip del Tribunale di Siracusa, a seguito della richiesta avanzata dal pubblico ministero Stefano Priolo, coordinato dal procuratore Fabio Scavone, ha quindi emesso un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Calafiore dovrà rispondere di rapina aggravata ai danni di un incaricato di pubblico servizio nell’esercizio delle funzioni concernenti il proprio ufficio.