Ieri l'europarlamentare ha visitato le strutture di pian del lago a caltanissetta, dove lo stato italiano, di fatto, e' 'latitante'. Appello al governo nazionale: "chi ha diritto ad avere asilo politico nel nostro paese non puo' attendere in media undici mesi"
Iacolino: “Sgomberare tendopoli e ridurre tempi per riconoscimento status di rifugiato
IERI L’EUROPARLAMENTARE HA VISITATO LE STRUTTURE DI PIAN DEL LAGO A CALTANISSETTA, DOVE LO STATO ITALIANO, DI FATTO, E’ ‘LATITANTE’. APPELLO AL GOVERNO NAZIONALE: “CHI HA DIRITTO AD AVERE ASILO POLITICO NEL NOSTRO PAESE NON PUO’ ATTENDERE IN MEDIA UNDICI MESI”
I tempi lunghi per laccertamento della condizione di rifugiato rendono drammatica la situazione dei profughi in particolare quelli che vivono nelle baraccopoli nate allesterno delle strutture di accoglienza di Pian del Lago (Cie e Cara). Larea adiacente alle strutture sportive, ad un passo da quelle dedicate ai profughi e ai migranti, rappresenta un vero e proprio ‘ghetto’ abitato da circa 150 migranti, quale ‘serbatoio’ per nuovi ingressi al Centro per richiedenti asilo.
È quanto dichiara leuroparlamentare (Ppe-Forza Italia) e vicepresidente della Commissione LIBE, Salvatore Iacolino, alla fine della sua visita a Pian del Lago (Caltanissetta).
Insieme al consigliere comunale nisseno di FI, Oscar Aiello, e accompagnato da rappresentati della Prefettura a dai gestori delle strutture di accoglienza, lonorevole Iacolino ieri ha visitato i centri dipendenti dal Ministero dellInterno e di seguito ha potuto constatare la drammatica situazione igienico-sanitario e i rischi in termini di ordine pubblico degli accampamenti di fortuna nati allesterno del centro daccoglienza.
Il Comune e la Prefettura – dice l’europarlamentare – dovrebbero procedere allo sgombero delle tendopoli sorte abusivamente con pregiudizio al decoro della persona e con inevitabili conseguenze anche in materia di sicurezza dei cittadini in una zona dove è carente lilluminazione pubblica”.
“In ballo – aggiunge Iacolino – ci sono due diritti fondamentali: quello di un trattamento umano per chi richiede il riconoscimento dello status di rifugiato e, dallaltro, il diritto alla sicurezza per gli abitanti di Caltanissetta. È necessario ascoltare, infatti, anche il grido daiuto lanciato dalla popolazione che chiede il ritorno alla normalità nel quartiere, con la piena fruizione delle strutture sportive oggi abusivamente utilizzate dai migranti come tendopoli.
Il Governo nazionale – continua Iacolino – deve intervenire per ridurre i tempi della valutazione delle richieste di asilo: attualmente, in media, lesame dellistanza interviene dopo circa 11 mesi. Una cornice europea solidale con la condivisione degli oneri da parte di tutti gli Stati membri, che è lobiettivo da centrare in Europa, non può distogliere lattenzione sulle inadempienze del nostro Paese: semplificazione delle procedure, riduzione dei tempi di attesa e sgombero di strutture fatiscenti debbono essere realizzati senza ulteriore indugio.
La situazione è più grave di quanto si pensasse è stato il commento del consigliere Aiello. Che ha aggiunto: Ringraziando lonorevole Iacolino per linteressamento, incalzeremo costantemente Sindaco e Prefetto per lo sgombero immediato degli accampamenti a cominciare da quello degli impianti sportivi di Pian del Lago. Ciò che avviene allinterno di questa struttura abusiva è sconcertante anche per il rischio epidemie e ordine pubblico, con questi migranti abbandonati a se stessi. Bisogna restituire subito questa importante struttura sportiva agli abitanti di Caltanissetta.
Foto di prima pagina della tendopoli di Pian del Lago tratta da ilfattonisseno