Spazzatura, lampioni guasti, niente telecamere né bagni, biglietterie o punti ristoro. Al futuro capolinea dei bus extraurbani manca ancora l’autorizzazione definitiva, ma il Comune risponde di aver fatto quasi tutto ciò che era stato chiesto dalla Regione. Guarda le foto
I problemi del parcheggio Basile Insicuro, sporco e senza servizi
Al parcheggio Basile ancora lavori in corso. A circa tre mesi dal via libera – non definitivo -della Regione allo spostamento del capolinea dei bus extraurbani da via Balsamo a via Basile c’è molto da fare. L’area comprende una zona per gli autobus Amat – l’azienda gestisce tutto il parcheggio -, una per l’arrivo e la partenza delle autolinee private e dei taxi, e un parcheggio. Tra ciò che è stato fatto si elencano la potatura dei cespugli e la rimozione delle sterpaglie. Quel che resta invece sono i tanti rifiuti sparsi: nelle aiuole, negli angoli, sopra i marciapiedi, nei rari e strapieni cestini.
L’illuminazione è scarsa, a causa dei diversi lampioni con fili divelti, vetri rotti o lampadine fulminate. La segnaletica orizzontale degli stalli è presente, così come quella verticale minima indispensabile. Ma i servizi ai passeggeri sono nulli: se si eccettuano le pensiline per attendere i mezzi – vecchie strutture Amat dismesse e ridipinte alla buona -, non sono presenti bagni, biglietterie, centri informazione, distributori automatici o punti ristorazione. L’eccezione è data da un solitario furgoncino che vende panini e che ogni mattina si piazza nel parcheggio con tanto di cestino e sedie.
Non va meglio per gli autisti, che non hanno nessuno spazio per il riposo né bagni, e che devono ricorrere in caso di bisogno al bar della via o al casotto Amat, che comprende anche la biglietteria Ast e un paio di distributori automatici di bevande. «Il problema maggiore – spiega uno degli autisti delle linee private – è l’insicurezza. Manca totalmente la videosorveglianza». Ma a essere criticata è la scelta stessa di trasferire i pullman in via Basile. «Le persone che trasportiamo – sottolineano – sono soprattutto lavoratori che vanno in centro, quindi verso la stazione. In tutte le altre città d’Italia e d’Europa i terminal si trovano a ridosso della ferrovia. Per ora siamo in pochi ma, quando tutte le autolinee si sposteranno qui, nelle ore di punta ci saranno un migliaio di persone».
La situazione, spiegano dal Comune, è dovuta anche al fatto che il parcheggio è ancora un cantiere e manca l’autorizzazione definitiva della Regione, subordinata alla realizzazione di alcune opere. Il Comune ha posizionato le pensiline – «L’importante era piazzarle, la sistemazione si può fare in pochi giorni» – e la segnaletica. «Riguardo al problema dell’illuminazione – sottolinea l’assessore alla Mobilità Giusto Catania – i tecnici Amg provvederanno a riparare i guasti nei prossimi giorni». Con un preventivo da circa 20mila euro, per i lavori che partiranno entro marzo. Conclusi i lavori, verrà richiesto un sopralluogo ai funzionari regionali per rilasciare la definitiva autorizzazione ai fini della sicurezza.
Per quanto attiene alla pulizia, «quando il parcheggio sarà a regime – aggiunge Catania – la Rap si occuperà della manutenzione costante. Mentre i servizi, come le biglietterie, potranno essere realizzati dalle stesse autolinee private nell’area del parcheggio prevista (quella lato parco Cassarà, ndr)». Per le toilette, specifica l’assessore, «si può fare riferimento al casotto Amat». Sul possibile sovraffollamento del terminal, Catania ricorda come nel piano dei bus extraurbani – approvato diverse settimane fa – sia previsto che le autolinee negli orari di punta (7.30-9.30 e 12.30-14.30) possano arrivare fino alla stazione centrale e sostare solo il tempo per far salire o scendere i passeggeri.