I media, i “Don Vito Corleone” del 118 siciliano e una Regione che affonda nel ridicolo

SU RADIO CAPITAL, GRAZIE A UN USO DISTORTO E FUORI LUOGO DI CERTE NOTIZIE, L’IRONIA TRAVOLGE PERSINO IL SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO. QUESTO GRAZIE AL SOLITO PRESIDENTE CROCETTA CHE, NON POTENDO PROMUOVERE QUELLO CHE DI BUONO FA LA SUA GIUNTA (MA COS’HA FATTO DI BUONO FINO AD OGGI?), NON ESITA A DARE IN PASTO AI MEDIA TUTTO QUELLO CHE GLI CAPITA SOTTO TIRO, ERGENDOSI A “SCERIFFO” DELLA NOSTRA ISOLA

Leggiamo su facebook un post di Emma Lo Sardo:

“Radio Capital mi fa più sc… di radio Padania. Stamani in una trasmissione simil-giornalistica hanno parlato del 118 siciliano e dei 25 pregiudicati in organico, naturalmente il conduttore ha iniziato con le battute: “Ti ritrovi don Vito Corleone che ti fa la rianimazione” e cose simili. In fondo che ci vuoi fare? E’ la Sicilia…”.

“Subito dopo – prosegue il post – si occupa del Mattino di Napoli e del titolo sui vucumpra’ ed inizia con il politicamente corretto: “E’ inammissibile che si possa utilizzare questo termine di melma… non capisco come ancora oggi si utilizzino questi termini razzistici” ecc …ecc…”.

“In pratica – commenta sempre Emma Lo Sardo – se vuoi essere razzista e non esserne tacciato puoi utilizzare tutti i luoghi comuni che ti vengono in mente nei confronti dei siciliani: in fondo chi se ne frega? Ma stai attento a chiamare un venditore abusivo di prodotti contraffatti straniero vucumpra’, altrimenti sei un razzista di merda!”.

Le parole di Emma Lo sardo ci sembrano particolarmente centrate: sui siciliani si può dire di tutto: anche lasciare intendere, ironicamente, che abbiamo un Servizio di Pronto Soccorso gestito dai vari Don Vito Corleone.

Perché succede tutto questo? Forse perché la Sicilia, ormai, è diventata il muro basso d’Italia. La Regione che può essere presa di mira per un qualunque motivo.

Ieri, ad esempio, abbiamo parlato del fatto che il Parlamento siciliano ha anticipato la Camere dei deputati e il Senato della Repubblica, portando le indennità dei propri alti burocrati sotto il ‘tetto’ dei 240 mila euro all’anno. Un fatto importante, in una Regione che, applicando il regolamento del Senato, pagava il proprio segretario generale 600 mila euro circa all’anno.

Eppure questa notizia non ha trovato spazio tra i media nazionali. La stessa notizia, qualche settimana dopo – quando Camera e Senato hanno applicato il ‘tetto’ dei 240 mila euro ai propri burocrati, è stata ripresa da tv e giornali nazionali.

A peggiorare le cose, negli ultimi due anni, ha pensato un presidente della Regione, Rosario Crocetta, che, piuttosto che amministrare, indossa spesso i panni dello ‘sceriffo’.

Tanto per entrare in tema, la vicenda dei “pregiudicati” del Servizio 118 l’ha lanciata il nostro presidente della Regione che, pur di trovare spazio sui media, non esita a far passare la Sicilia per chissà che cosa.

Non riuscendo a promuovere in termini positivi quello che fa il suo Governo – forse perché il suo Governo di cose positive per la Sicilia ne ha fatto poche o punto – l’attuale presidente della Regione non esita a ‘drammatizzare’ ogni tremolio di foglie, pur di guadagnare – lui pensa in termini positivi – le luci della ribalta.

Ma non si accorge che la notorietà che pensa di aver guadagnato – per esempio, con la criminalizzazione, sui giornali e sulle tv dei 25 dipendenti del Servizio 118 – alla fine si ritorce contro di lui e contro tutta la Sicilia. Non sarebbe più logico amministrare la cosa pubblica senza fare tutta questa ‘schiumazza’?

C’è, in questa storia giustamente sollevata da Emma Lo Sardo l’amaro nell’amaro: ovvero il pensiero, del pensiero del retro-pensiero di un presidente della Regione che, pensando di distinguersi dal ‘resto’ della Sicilia con queste denunce, immagina di uscirne mediaticamente vittorioso: quasi che, per apparire belli e bravi, bisogna rifiutare la comunità della quale si fa parte.

Un conto sbagliato, perché i media, una volta afferrato il luogo comune sulla Sicilia sul quale speculare, ‘masticano’ tutto e tutti, anche quelli che pensavano di venire fuori bene… E così la nostra Isola finisce sempre nel ridicolo!

Foto di prima pagina tratta da wikipedia

 


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