Incredibile caso giudiziario in Florida: il marito avrebbe ucciso la compagna ispirato da un brano di Axl Rose & Co.
I Guns ‘n’ Roses e quella canzone killer
Americani: strana gente. Molto strana aggiungeremmo noi. Così tanto da creare baraonde guiridiche degne dei peggior telefilm serali da seconda serata. Il singolare fatto di cui si parla nello specifico è avvenuto in data 17 Giugno scorso nella città di Miami (Florida), quando, nel corso di un processo per omicidio, l’imputato Justin Barber è stato accusato di aver ucciso la moglie perchè ‘ispirato’ dal brano “Used To Love Her”: hit della celebre rock band californiana Guns ‘n’ Roses scaricato sul computer da Barber solo qualche ora prima dell’omicidio.
Fin qui la storia è di per sè già piuttosto grottesca, ma non è tutto perché – nel corso del processo – il giudice Edward Hedstrom, evidentemente incuriosito da quello spunto processuale, ha invitato il tecnico del computer che aveva trovato il brano nel cestino del PC di Barber a ‘cliccare’ sulla canzone dei Guns e mandarla in diffusione attraverso gli altoparlanti del tribunale. I versi del pezzo incriminato, così, hanno avvolto l’aula in un pirotecnico caso di prova-audio: “Io l’amavo ma l’ho dovuta ammazzare/ io l’amavo ma l’ho dovuta ammazzare/ ho dovuto metterla sotto sei piedi di terra/ e la sento ancora lagnarsi”.
Secondo gli avvocati accusatori, Justin Barber sarebbe stato spinto al tremendo assassinio della moglie dal testo di Axl Rose, leader dei Gunners. Ma, siccome a riportare nei binari di ogni storia assurda come questa c’è, (quasi) sempre, una spiegazione ragionevole, si è poi saputo – nei seguenti sviluppi del processo – che Barber possedeva più di 1700 mp3 in archivio e che, elemento evidentemente non trascurabile, la moglie aveva un’assicurazione sulla vita di oltre 2 milioni di dollari. Insomma questa volta sembra proprio che il rock ‘n’ roll non c’entri nulla.