"gli assessori nelli scilabra e giovanni bruno vengano in commissione lavoro dell'ars a riferire quello che sanno"
I grillini: sul Piano Giovani è in corso un “regolamento di conti”
“GLI ASSESSORI NELLI SCILABRA E GIOVANNI BRUNO VENGANO IN COMMISSIONE LAVORO DELL’ARS A RIFERIRE QUELLO CHE SANNO”
Piano Giovani: Si fermi tutto, anche il nuovo bando. Ogni pezza messa in corsa adesso sarà sicuramente peggiore del buco. Intanto gli assessori Nelli Scilabra e Giuseppe Bruno e la dirigente Anna Rosa Corsello vengano in Commissione Lavoro allArs a spiegare per filo e per segno cosa è successo veramente.
Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle allArs pretende chiarezza sul defunto Piano giovani, lennesimo gigantesco flop del Governo Crocetta, consumatosi sulla pelle di migliaia di disoccupati, e chiede che le linee di futuri percorsi selettivi siano tracciate assieme al Parlamento.
E inammissibile – dicono i deputati – che le uniche informazioni sul disastro giovani, lennesimo del governo della rivoluzione, siano affidate a qualche rigo di comunicato stampa o alle ricostruzione giornalistiche. Sono troppi i buchi neri su cui fare luce, i particolari che i siciliani tutti hanno il diritto di conoscere, visto che questa tragedia sì è consumata sulla loro pelle. Vogliamo capire chi ha sbagliato e perché. E chi ha sbagliato dovrà assumersene la totale responsabilità.
Per questo i parlamentari Cinquestelle chiederanno la convocazione di una seduta della Commissione Lavoro dell’Ars che analizzi la cause del mega-flop e che concordi col Governo anche le linee portanti del nuovo bando.
Già dopo primo click day – affermano i deputati – abbiamo chiesto che si bloccasse tutto e che il Governo concordasse con lArs un percorso che garantisse chiarezza, meritocrazia e la possibilità di dare vita anche a qualche posto di lavoro stabile. Ovviamente dal presupponente governo che ci ritroviamo non è arrivato nessun segnale e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. E chiaro che su questo progetto si è scatenata ora una guerra intestina e un regolamento di conti di cui, certamente, non possono pagare il prezzo le migliaia di giovani che sognano un posto di lavoro, seppur altamente precario. Anche per questo è necessario capire le vere dinamiche del disastro.