I Farmacisti ospedalieri contro l’accordo tra Regione e Federfarma: “Penalizza i cittadini”

LinkSicilia, praticamente in totale solitudine, lo ha detto subito: il nuovo accordo tra Governo Siciliano e Federfarma è solo un business per le case farmaceutiche e per le farmacie:

Dal Governo Crocetta un ‘regalo’ su un piatto d’argento a farmacie e medici di base: prescrizioni e farmaci sotto casa…

Adesso, a denunciare il bluff, interviene anche il Comitato dei farmacisti ospedalieri con questa nota:

Non è tutto oro quel che luccica. Non lo è quasi mai e non lo è soprattutto quando qualcosa viene vista solamente da un’angolatura, senza guardare secondo una prospettiva più ampia. E così, dopo le roboanti dichiarazioni in merito all’accordo raggiunto fra Federfarma e il governo regionale a proposito delle terapie da erogare, ecco che in una nota interviene il Comitato dei Farmacisti Ospedalieri Precari addetti alla distribuzione diretta. Un intervento che non è affatto un complimento!
Infatti, i farmacisti precari contestano i “toni trionfalistici” con cui è stato salutato l’accordo e parlano di maggiori spese, sia per il servizio sanitario regionale che per i cittadini, i quali dovranno pagare costosi ticket, a fronte della gratuità delle prestazioni attuali.
“Le recenti decisioni dell’Assessorato Regionale alla Salute – si legge in un comunicato del Comitato dei Farmacisti Ospedalieri Precari addetti alla distribuzione diretta – prevedono di affidare alle farmacie dell’isola il servizio di consegna ai pazienti cronici dei farmaci inseriti nel Prontuario della distribuzione diretta (Pht). Al di là della propaganda politica con cui si pubblicizza questo accordo, che sembra totalmente a favore dei pazienti, si vogliono qui evidenziare alcuni aspetti che differiranno rispetto alla situazione attuale in cui sono i farmacisti ospedalieri precari, assunti nelle diverse Aziende Ospedaliere ed ASP della Regione Sicilia, a portare avanti un proficuo progetto di Distribuzione Diretta dei Farmaci di cui all’elenco del PHT”.
“In primo luogo – aggiungono – evidenziamo l’aggravio di spesa per le casse del Servizio sanitario regionale derivante dal compenso spettante a farmacisti e depositari che ammonta a euro 4,50 per confezione, a fronte di 1 solo euro previsto con la Distribuzione Diretta, costo nel quale è compreso peraltro anche il compenso degli oltre 110 farmacisti precari assunti per tale servizio”.
A ciò si aggiungerebbe, poi, un ulteriore onere a carico dei cittadini sui quali graverà il costo del ticket che non è invece previsto con la distribuzione diretta, il cui ammontare dovrebbe aggirarsi intorno a euro 3,50 a pezzo, (a meno che non lo paghi la Regione!); nonché le spese di acquisto dei farmaci, dei software di gestione, dei costi di deposito merce e del controllo delle ricette.
“Non è chiaro – prosegue il comunicato dei farmacisti precari – poi con quali modalità la Regione intenderà assolvere al controllo sull’appropriatezza prescrittiva, nel caso in cui vi sia iperprescrizione, cioè quantità e dosi maggiori di farmaco rispetto a quanto autorizzato dall’AIFA; o sul corretto uso dei farmaci, o ancora al monitoraggio della compliance dei pazienti, essendo stato tra l’altro abolito il passaggio dalle Medicine di Base delle ASP e i controlli da parte dei Servizi Farmaceutici Territoriali. Lavoro che è stato svolto finora con grande slancio e competenza da personale altamente formato e nonostante forme atipiche di contratto estremamente svantaggiose”.
Un altro aspetto di importanza rilevante che, secondo il Comitato, avrebbe permesso ad oggi di evitare disagi ai pazienti, è rappresentato dal fatto che, grazie alla Distribuzione Diretta, almeno il 70% dei pazienti ha potuto ritirare il farmaco direttamente nella stessa struttura in cui veniva prescritto e in cui doveva necessariamente recarsi per la prescrizione e i controlli e per effettuare le chemioterapie. Tale agevolazione è stata peraltro potenziata negli anni, in accordo e in continuo contatto farmacista – specialista prescrittore, dall’istituzione di meccanismi di trasmissione elettronica dei piani terapeutici dalle strutture proscrittrici alle farmacie territoriali, dimezzando così code, rimbalzi infruttuosi ed estenuanti e inutili attese.
“Siamo fermamente convinti – concludono i farmacisti precari addetti alla distribuzione diretta – che l’accordo si sarebbe potuto evitare se si fosse investito maggiormente sulla distribuzione diretta, migliorandone la capillarità, e sul personale farmacista. Riteniamo sia inverosimile che un governo possa licenziare oltre 110 farmacisti ignorando i risparmi ottenuti con la Distribuzione Diretta per favorire una casta di milionari: i farmacisti titolari. Pertanto, facciamo un appello al Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, affinché si rivedano le decisioni prese dall’Assessore alla Sanità Lucia Borsellino auspicando un incontro-confronto tra le parti che possa definire una procedura realmente a misura di paziente e che non premi solo le caste per antonomasia a scapito della
comunità tutta”.

Dal Governo Crocetta un ‘regalo’ su un piatto d’argento a farmacie e medici di base: prescrizioni e farmaci sotto casa…


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]