Tutti pazzi per gli incentivi per le auto elettriche 2025. Nonostante i fondi esauriti in poche ore, rimangono alcune domande per i fortunati possessori del voucher. Ma anche alcune possibilità per chi non è riuscito ad accaparrarsi l’ecobonus, pur volendo acquistare un’auto elettrica. Proviamo a fare chiarezza con l’aiuto degli esperti di Comer Sud, concessionaria […]
Guida agli incentivi auto elettriche 2025: ancora una possibilità per cui tenersi pronti
Tutti pazzi per gli incentivi per le auto elettriche 2025. Nonostante i fondi esauriti in poche ore, rimangono alcune domande per i fortunati possessori del voucher. Ma anche alcune possibilità per chi non è riuscito ad accaparrarsi l’ecobonus, pur volendo acquistare un’auto elettrica. Proviamo a fare chiarezza con l’aiuto degli esperti di Comer Sud, concessionaria multibrand e officina specializzata, punto di riferimento in Sicilia per i motori. Che ci ricordano subito alcune cose utili da tenere a mente. Prima tra tutte: il voucher dà diritto a uno sconto sul prezzo di listino dell’auto elettrica nuova. Il che significa che restano esclusi Iva, optional, allestimenti, imposte e altri adempimenti amministrativi. Senza dimenticare l’obbligo di mantenere la proprietà della nuova auto per almeno 24 mesi e l’impossibilità di cointestare il mezzo. E una certa attenzione a un’eventuale successiva cessione in comodato d’uso (non sempre valida).
A che punto è l’erogazione degli incentivi auto elettriche 2025
Il 22 ottobre si è aperta la piattaforma del ministero dell’Ambiente per la prenotazione dei voucher fino a 11mila euro. Spendibili nelle concessionarie aderenti per l’acquisto di un’auto elettrica nuova. Il sito è stato preso d’assalto, con oltre 55mila voucher prenotati in un giorno e l’esaurimento dei fondi disponibili: 597 milioni di euro stanziati dal governo. Con la necessità, però, per i fortunati possessori – privati o piccole imprese – di attendere la conferma del proprio bonus. A dover essere verificati, infatti, sono i requisiti autocertificati nella fase di richiesta: come, ad esempio, la residenza, in uno dei Comuni ammessi all’ecobonus. Solo dopo, il voucher sarà valido e ci si potrà recare in una delle concessionarie aderenti, ottenendo uno sconto di pari valore sul prezzo di listino dell’auto elettrica.
Possibilità di nuovi voucher: occhio alla piattaforma

È vero che i fondi stanziati sono già esauriti. Ma una possibilità per chi non è riuscito ad accedere al viene proprio dai controlli in corso sulle richieste effettuate e sui possibili mancati acquisti. Le concessionarie, infatti, hanno 30 giorni di tempo per confermare il voucher con un ordine di acquisto. In caso contrario, il bonus decade, la cifra torna disponibile e può essere riassegnata. Come conferma lo stesso ministero: «Eventuali fondi che torneranno nuovamente disponibili saranno immediatamente riattivati sulla piattaforma». Invitando quindi i cittadini interessati all’acquisto di un’auto elettrica nuova e in possesso dei requisiti a «verificare periodicamente la disponibilità». Il consiglio è di tenersi pronti con tutta la documentazione occorrente. E magari, per stare al sicuro, prenotare una consulenza gratuita con gli esperti di Comer Sud ed evitare errori.
Cosa serve per accedere agli incentivi auto elettriche 2025
L’ecobonus 2025 per l’acquisto di auto elettriche nuove – escluso l’usato – prevede degli incentivi per i privati e le microimprese. Ma con delle specifiche caratteristiche da certificare al momento di inoltrare la domanda per il voucher. Nel caso dei privati, si può ottenere uno sconto di 11mila euro se l’acquirente ha un Isee fino a 30mila euro e di 9mila euro in caso di Isee tra 30 e 40mila. A patto, però, di rottamare un’auto fino alla classe euro 5 e di essere residenti in un’area urbana funzionale: cioè una città con più di 50mila abitanti e frequentata da pendolari (qui la lista dei Comuni ammessi). Per le microimprese con sede legale negli stessi Comuni, invece, previsto un contributo fino al 30 per cento del prezzo dell’auto elettrica, fino a 20mila euro.
Attenzione a una novità: la demolizione dell’usato
Nelle passate edizioni dell’incentivo, la vecchia auto da rottamare andava portata da un demolitore autorizzato. Esibendo poi il certificato di avvenuta demolizione all’autosalone, al momento dell’acquisto del nuovo veicolo. Gli incentivi 2025 per le auto elettriche, invece, prevedono l’obbligo di consegnare l’auto da rottamare in concessionaria. Vietando espressamente la possibilità per i titolari di procedere autonomamente alla rottamazione.