Sono entrambi siciliani ipiù 'papabili' per la guida del senato della repubblica. Entrambi palermitani. Il testa a testa è tra renato schifani, esponente del pdl ed ex numero di palazzo madama, e piero grasso, ex procuratore nazionale antimafia. Candidato pdl-lega il primo, sostenuto dal pd il secondo. Il ballottaggio, iniziato alle 16. 40, sul filo di una manciata di voti di scarto.
Grasso VS Schifani, una partita siciliana per la guida del Senato
Sono entrambi siciliani ipiù ‘papabili’ per la guida del Senato della Repubblica. Entrambi palermitani. Il testa a testa è tra Renato Schifani, esponente del Pdl ed ex numero di Palazzo Madama, e Piero Grasso, ex Procuratore nazionale Antimafia. Candidato Pdl-Lega il primo, sostenuto dal Pd il secondo. Il ballottaggio, iniziato alle 16.40, sul filo di una manciata di voti di scarto.
Tutto dipende dai 53 voti del M5S. Qualcuno ammette che nell’ultima riunione la decisione non è stata unanime. Ufficialmente i grillini hanno confermato l’intenzione di votare scheda bianca perché – parola del capogruppo Vito Crimi – «questo voto non è la scelta tra una persona e l’altra, ma tra due strategie politiche. Noi non facciamo la stampella di nessuno».
Anche se, secondo voci dell’ultimo minuto, il Movimento 5 Stelle starebbe optando per la libertà di voto.
In dubbio anche la scelta dei montiani (19 senatori) che hanno dichiarato scheda bianca, ma nel segreto del voto, qualche sorpresa non è esclusa.
La terza votazione al Senato che ha portato al ballottaggio, ha visto Grasso ricevere 120 voti e Schifani 111. Cinque senatori del Popolo della Libertà non hanno votato (Silvio Berlusconi e Maria Rosaria Rossi, Luciano Rossi, Malan che si è sbagliato e Matteoli che non c’era). Ma questi cinque, ci dovrbbere essere ora. Quindi il distacco non è di 9 voti, ma di 4.
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