Una violenta grandinata si è abbattuta nella serata di ieri San Biagio Platani, in provincia di Agrigento. «Ha distrutto mezzo paese e ha fatto danni enormi agli oliveti e ai pistacchieti», ha scritto il sindaco Salvatore Di Bennardo al direttore generale della Protezione civile siciliana Salvo Cocina. La dimensione della grandine che ha colpito la […]
Grandine come palline da tennis nell’Agrigentino. «Ha distrutto olivi e pistacchi». Chiesto stato di calamità
Una violenta grandinata si è abbattuta nella serata di ieri San Biagio Platani, in provincia di Agrigento. «Ha distrutto mezzo paese e ha fatto danni enormi agli oliveti e ai pistacchieti», ha scritto il sindaco Salvatore Di Bennardo al direttore generale della Protezione civile siciliana Salvo Cocina. La dimensione della grandine che ha colpito la cittadina di poco più di 2800 abitanti nell’Agrigentino ha raggiunto grandezze record con pezzi di ghiaccio delle proporzioni di una pallina da tennis che hanno distrutto arredi esterni delle case e auto parcheggiate. Agli abitanti della zona era stato raccomandato di non uscire di casa. Continuano anche in mattinata le verifiche sui danni da parte dei funzionari della protezione civile regionale.
E, intanto, c’è chi chiede già la dichiarazione dello stato di calamità. «La forte grandinata ha distrutto piantagioni, capannoni e automobili. L’ennesimo fenomeno climatico ha messo in ginocchio il territorio – dichiara il capogruppo della Democrazia cristiana all’Ars Carmelo Pace – e si registrano danni pesantissimi, soprattutto nel settore agricolo, ma anche ai beni dei privati». Di fronte all’ennesimo evento atmosferico con effetti tanto gravi, oltre alla richiesta della dichiarazione dello stato di calamità per l’area della provincia di Agrigento che è stata maggiormente colpita, Pace anticipa già che «proporremo di inserire in Finanziaria le somme utili affinché agricoltori e privati possano fronteggiare i danni subiti».
Da una forte grandinata, sempre nell’Agrigentino, è stata colpita anche la cittadina di Ribera. E, in questo caso, è stato il sindaco Matteo Ruvolo ad annunciare l’avvio delle procedure per chiedere al governo della Regione la dichiarazione dello stato di calamità naturale. Una richiesta che è scaturita soprattutto alla luce dei danni alle campagne, soprattutto ad agrumeti e uliveti, causati dal maltempo. «Ho effettuato personalmente dei sopralluoghi, accertando una situazione effettivamente grave, si rischiano gravi conseguenze economiche», ha detto il primo cittadino. Ribera è nota per la produzione di arance di alta qualità che hanno anche un consorzio di tutela. Il Comune ha invitato gli imprenditori agricoli che hanno subito danni a segnalarli all’Ispettorato provinciale dell’Agricoltura di Agrigento per il tramite della Condotta agraria.