C'è anche un ambasciatore tra gli indagati dell'inchiesta 'grandi eventi'. Si tratta di claudio moreno. Ipotesi di reato: turbativa d'asta e corruzione. Esce dunque dalla sicilia, per spostarsi su un livello nazionale lo scandalo del cosiddetto 'sistema giacchetto'.
Grandi eventi, indagato anche un ambasciatore
C’è anche un ambasciatore tra gli indagati dell’inchiesta ‘Grandi Eventi’. Si tratta di Claudio Moreno. Ipotesi di reato: turbativa d’asta e corruzione. Esce dunque dalla Sicilia, per spostarsi su un livello nazionale lo scandalo del cosiddetto ‘sistema Giacchetto’.
Dietro la decisione dei pm Gaetano Paci e Maurizio Agnello, ci sarebbero una serie di intercettazioni telefoniche e ambientali che hanno consentito di ipotizzare la presunta dazione di una tangente, che sarebbe stata riservata a Moreno e non solo, a quanto pare.
L’ambasciatore, nel 2012 era commissario di governo per la partecipazione dell’Italia a due fiere internazionali. Il suo ufficio aveva la possibilità di assegnare la gestione in esclusiva della comunicazione: ad aggiudicarsela fu la Jumbo Grandi Eventi di Rosanna Bussetti. I tre (Moreno, Bussetti e Giacchetto) erano in contatto, tanto da fare pensare ai pm che i bandi furono letteralmente redatti dai due imprenditori e, poi, firmati da Moreno.
Tra gli indagati per turbativa d’asta ci sarebbe anche, Biagio Semilia, ex consulente per la comunicazione sul web del governatore Raffaele Lombardo e, tra le altre cose, fondatore ed editore di un blog di informazione in Sicilia.
Secondo quanto scrive La Repubblica, il 29 marzo 2012, poco prima della Expo tenuta nei Paesi Bassi, Semilia, chiese a Giacchetto chi dovesse “dare la moneta a Moreno”.
L’interlocutore, senza sapere di essere ascoltato dalle microspie della Guardia di finanza, rispose che le avrebbe date “lei”, cioè la Bussetti, nella misura di 50 mila euro. In una conversazione successiva la cifra fu portata a 120 mila euro: “Lei dà 50 mila, io do il resto”, spiegò Giacchetto. “Per due?”, chiese Semilia. “No, 120 mila per ognuno”.
La difesa della Bussetti sostiene che si tratta di percentuali dovute al ministero degli Esteri, per i servizi resi alla Regione siciliana, nella misura di 50 mila euro.
Insomma, quello che è chiaro, e’ che siamo solo all’inizio e che politici e affaristi tremano.
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