«Tornare a vedere il teatro così pieno è stato il regalo più bello. Adesso sì che si può dire che siamo tornati e l’abbiamo fatto nel migliore dei modi». Con queste poche parole, affidate ai social, Alessandro Idonea, direttore artistico di una Stagione a 4 stelle – Gilberto Idonea, esprime la propria gioia per gli applausi ricevuti e per la grande presenza di pubblico registrata al teatro Metropolitan di Catania durante il primo spettacolo della nuova stagione, Liolà di Luigi Pirandello. È stata questa, infatti, l’opera scelta per inaugurare l’undicesima edizione di Una stagione a 4 stelle – Gilberto Idonea.
«Inauguro la nuova stagione con Liolà, in omaggio e in memoria al mio più grande maestro, mio padre, che ne fu insuperabile attore e regista. Questo spettacolo mi lega a doppio filo con mio padre perché, grazie a lui, ha avuto luogo sia il mio primo esordio teatrale, a tre anni nel lontano 1988, nel ruolo di Tiniddu, sia il mio primo debutto sul palcoscenico del teatro Metropolitan da protagonista, nel 2017, nel ruolo, appunto, del titolo della piéce. Proprio in questa edizione, papà decise di riprendere la regia del suo grande maestro Accursio Di Leo il quale gli aveva trasmesso minuziosi e accurati insegnamenti che papà, a sua volta, trasmise a me».
Alessandro Idonea, per questa edizione, ha ripreso la regia del padre Gilberto e ha vestito i panni di Neli/Liolà.
«Ricordo che una sera, stavamo recitando al teatro Al Massimo di Palermo e papà vide Accursio seduto in prima fila, allora fece una cosa decisamente insolita: si fermò, interrompendo lo spettacolo e disse: “Sto vedendo in sala il mio maestro Accursio Di Leo; senza di lui non avrei mai fatto l’attore con amore e serietà, costanti che mi hanno fatto arrivare fino a questo teatro, quindi, vi prego, di unirvi al mio applauso di gratitudine e riconoscenza”. Oggi purtroppo non potrò vedere in sala il mio di maestro, ma spero l’applauso e la gratitudine del pubblico, a fine spettacolo, possa arrivargli fin lassù, perché questo Liolà è l’omaggio mio e di tutti a lui. Papà come Liolà era un uomo libero e ricco delle piccole cose».
Ad affiancare Idonea in scena i nomi forti della compagnia come Bruno Torrisi (lo zio Simone), Manuela Ventura (Tuzza), Loredana Marino (Mita), e Giovanna Criscuolo (zia Croce). Ad essi si affiancano Angela Sapienza, Antonella Cirrone, Chiara Seminara, Anita Indigeno, Federica Fischetti e con la partecipazione di Carmela Buffa Calleo.
Del cast doveva far parte anche Nellina Fichera, oggi 92enne, storica attrice della campagna dai tempi di Gilberto Idonea, che ha dovuto però rinunciare per un piccolo incidente. Dopo lo spettacolo di sabato pomeriggio, durante i saluti e i ringraziamenti al pubblico, Alessandro Idonea l’ha chiamata sul palco e l’ha ringraziata per il mezzo secolo di attività teatrale con un mazzo di fiori e una gigantesca torta ideata, realizzata e offerta dalla pasticceria C&G – Cioccolato e Gelato.
Foto Dino Stornello
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