Graduatoria Factor 20, Marino: “Quel pool di esperti non serve più”

Riceviamo e pubblichiamo la replica dell’ assessore regionale all’Energia, Nicolò Marino e del Dirigemte regionale, Maurizio Pirillo, alle dichiarazioni del deputato del Pd, Bruno Marziano sulla selezione di esperti per la realizzazione del programma Life+ . Il parlamentare parla, come vi abbiamo detto qui, di “un provvedimento con il quale si ignora una graduatoria pubblica con la quale sono stati selezionati circa 50 esperti e si decide di assegnare quei posti con procedura diretta in nome di una non meglio precisata ‘convenzione di consulenza”.

Ecco la replica:
“Avevo raggiunto la ferma convinzione che l’intervento in IV commissione, lo scorso 24 luglio, del segretario regionale del partito democratico, onorevole Lupo, avesse definitivamente interrotto la deriva istituzionale di appartenenti al predetto schieramento politico. Nel leggere “del dire” del presidente on. Marziano, constato che trattavasi di mera illusione.
Questa volta non si tratta di dissertazioni sull’acqua pubblica, bensì di energia e l’on.le Marziano sente il bisogno di anticipare i contenuti di una “interrogazione” , di cui il dipartimento ignora l’esistenza, ma sente anche il bisogno di darsi, egli stesso, le risposte.
Non posso che ringraziare l’on.le deputato per il lodevole tentativo di aiutare il dipartimento nel gravoso compito di evadere le mille pratiche ereditate dal passato; purtroppo devo però disilluderlo sulle risposte alle domande che egli si era posto.
Tralascio ogni riferimento alla “legalità” , per non essere troppo di parte ed anche perché,“per litigare” bisogna essere almeno in due: né io, né il mio direttore generale, dott. Maurizio Pirillo, faremo mai parte di quel chiassoso gruppo, nell’interesse dell’alto compito che il Presidente della regione Siciliana, On.le Rosario Crocetta, ci ha affidato.
Lascio, così la parola, o meglio lo scritto, al mio direttore generale, dott. Pirillo, da me fortemente voluto nella carica che occupa dallo scorso 9 aprile e il cui operato è assolutamente condiviso e supportato.

Nel merito l’avviso del famoso pool di esperti, nasce nel lontano 22 luglio 2011 (ben 2 anni e mezzo fa) al fine di supportare i Comuni nella attività di start – up nella redazione dei PAES.
La fervida attività esecutiva ha generato una graduatoria di merito posta alla firma del Dirigente Generale scrivente soltanto il 26 giugno 2013 ed è nella facoltà del Dirigente Generale non adottarla, posto che lo stesso Avviso predisposto dal “dirigente trasferito” cui fa riferimento l’On.le Marziano, non prevede alcun obbligo in carico alla Amministrazione di adottare la Graduatoria, che per l’appunto non è stata approvata e quindi non è vigente.
La predetta selezione durata appunto 2 anni e mezzo è assolutamente inutile rispetto alle iniziative che il Governo Regionale ha posto negli ultimi 9 mesi.
In particolare, in materia di patto dei sindaci, si ricorda all’On.le Marziano che con deliberazione n. 63/2013 è stato rimodulato per l’ennesima volta il PO FESR 2007 – 2013, anche per la totale incapacità del Dipartimento Energia di certificare un euro di spesa a distanza di 5 anni e mezzo dall’inizio della programmazione comunitaria.
Detta rimodulazione denominata PAC III ha stanziato ben 30 milioni di euro proprio per lo start-up del patto dei sindaci e proprio per la redazione da parte dei Comuni dei PAES è previsto un finanziamento a favore di tutti i Comuni Siciliani in antitesi al datato pool di esperti che centralmente avrebbero dovuto provvedere per la stessa finalità.

E’ di tutta evidenza che l’iniziativa del PAC III è in assoluta sovrapposizione con il pool di esperti iniziativa quest’ultima, non solo datata, ma addirittura in contrapposizione, con le determinazioni della Giunta Regionale.
Non a caso la prosecuzione della fase di selezione – sospesa fino a marzo 2013- non è stata autorizzata dallo scrivente che si è insediato soltanto il 9 aprile u.s., ma è stata ostinatamente portata avanti dallo stesso dirigente che oggi è a Catania. Oggi sono più chiare le motivazioni di tutto ciò!
Si soggiunge che questa famigerata selezione di pool di esperti, non ha neanche la copertura finanziaria per consentire allo scrivente – in via assolutamente teorica – di potere adottare la relativa graduatoria. Infatti essendo un “pool” di esperti e non una long list di professionisti o si struttura tutto il pool ovvero non si può procedere fior da fiore.
Tenuto conto che il costo complessivo del pool di esperti è di 2,5 milioni di euro mentre l’incarico dato all’Università di Palermo nell’ambito delle attività Factor 20 valgono 60 mila euro, sarebbe interessante sapere, magari dall’On.le Marziano, o dal “dirigente trasferito”, per quale interesse pubblico si sarebbe dovuto attivare un costo potenziale di 2,5 milioni di euro per svolgere attività tecniche di 60 mila euro, vista la mancanza degli altri 2,440 milioni di euro per coprire i costi della graduatoria.
Inoltre, ci saremmo aspettati un aiuto dall’on.le Marziano per capire come mai le attività di FACTOR 20 dovevano essere attivate con la graduatoria che con imbarazzante tempismo è stata posta alla firma soltanto il 26 giugno e la scadenza imposta dalla Regione Lombardia era il 30 giugno visto che da 3 anni la Regione Siciliana era inadempiente su dette attività con rischio di perdita del finanziamento!
Infine, nessun atto punitivo è stato posto a danno di dirigenti, posto che nessuna richiesta illegittima è stata fatta al dirigente cui fa riferimento l’On.le Marziano, ma la procedura è stata curata da altro dirigente del Dipartimento, in perfetta trasparenza con la piena condivisione della Regione Lombardia (Capofila del progetto Factor 20) scongiurando il rischio di perdere le modeste risorse che solo per incapacità gestionale nei tre anni trascorsi non si sono spese, compromettendo l’intero progetto!
A questo punto sono certo che l’On.le Marziano non potrà non condividere che attivare una graduatoria senza copertura finanziaria per 14 esperti con un costo di 2,5 milioni di euro ed in pesante sovrapposizione con le iniziative del PAC III, sarebbe in controtendenza rispetto a quel senso di legalità che sta alla base di atti amministrativi che, di norma, devono essere ispirati al principio della buona amministrazione,che, con estrema fatica, lo scrivente sta cercando di attivare in un Dipartimento che:
non ha speso un euro di fondi comunitari, ne seguito le procedure vigenti, ne adottato correttivi nella velocizzazione della spesa;
con l’allegra gestione delle autorizzazioni degli anni precedenti ha cumulato circa 500 contenziosi dinanzi a tutti i tribunali di Italia;
non rispettava i termini di conclusione dei procedimenti previsti in sede regolamentare;
non ha mai standardizzato le procedure amministrative, dando omogeneità e terzietà all’azione amministrativa .

Certo di avere anticipato le risposte della prospettata interrogazione parlamentare, resto a disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento, magari in una sede istituzionali!”

Nicolò Marino

Maurizio Pirillo

“Il bando è mio e lo gestisco io…”


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