Gli studenti lo sanno. E votano!

Studenti al voto oggi e domani. I 2.800 candidati che concorrono per 150 posti per i Grandi Elettori si sono impegnati a distribuire santini, ad organizzare feste e a chiedere voti a destra e manca. Quale studente non si è sentito rivolgere almeno un paio di volte la fatidica domanda: “Scusa, sei già impegnato?” (e non si parla di relazioni sentimentali).

 

Ma le elezioni universitarie sono molto più di semplici confronti tra associazioni studentesche: dietro ogni lista c’è un movimento più ampio, a volte addirittura un partito. Per questo, a pochi giorni dalle elezioni, STEP1 ha chiesto a 146 studenti di varie facoltà: 1) se erano a conoscenza di queste elezioni; 2) se andranno a votare; 3) se conoscevano i candidati e le relative liste; 4) chi è il candidato rettore che voterebbero. Infine, provocatoriamente, se e quanti nuovi amici si sono fatti in queste settimane…

Ecco, facoltà per facoltà, come ci hanno risposto.

 

Ex monastero dei Benedettini (Lingue e letterature straniere – Lettere e filosofia)

 

Al Monastero uno dei candidati gioca in casa. Si tratta dell’ex preside e fondatore della facoltà di Lingue, il prof. Antonio Pioletti. Forse per questo tra le mura dei Benedettini, più che in altri posti, è particolarmente sentita questa imminente elezione del futuro Rettore e, di conseguenza, questa tappa intermedia dei Grandi Elettori rappresentanti degli studenti. Sul campione intervistato, composto da trentadue studenti, infatti, davvero pochi non erano a conoscenza delle elezioni dei prossimi giorni e di quali fossero i candidati. La totalità ha espresso la propria preferenza per il prof. Pioletti, conosciuto e stimato tanto dagli studenti di Lingue che dai cugini di Lettere, e alcuni si sono addirittura rammaricati di essere studenti dei corsi singoli e non avere dunque diritto di voto.

 

Facoltà di Economia

 

Facoltà di economia ore 17:00 di lunedì: i gradini dell’entrata principale sono colmi di ragazzi seduti che chiacchierano allegramente. Sembrano tutti molto disponibili al sondaggio che gli viene proposto, anche perché molti di loro sono candidati di lista e quindi colgono l’occasione per farsi un po’ di sana pubblicità. Su trenta intervistati tutti sono a conoscenza delle votazioni per i grandi elettori e tutti sono disposti ad andare a votare. L’unanimità si spezza, ahinoi, alla domanda riguardo la conoscenza dei candidati alla carica di Rettore: ben 18 ragazzi dicono di no. Per quelli che dicono di si, la preferenza per il Prof. Recca regna incontrastata, vincendo 11 voti contro 1 per il Prof. Pioletti.
Tutti però ritornano ad essere d’accordo nell’affermare che mai come in questo periodo una quantità industriale di persone più o meno conosciute vuole diventare loro amico e cercare di guadagnarsi la tua fiducia… chiedendo in cambio solo il tuo voto!

 

Facoltà di Giurisprudenza

 

Tutti a conoscenza di queste elezioni, anche se qualcuno non andrà a votare. E’ quanto è emerso invece dal sondaggio rivolto a 24 studenti della facoltà di Giurisprudenza. Solo 15 di loro conoscono i candidati che fino a questo momento hanno ufficializzato la loro candidatura. In 12 hanno già le idee chiare su chi sia il migliore, ma solo in quattro si sbottonano, confessando che se potessero farlo direttamente, voterebbero per il prof. Recca.

 

Cittadella universitaria (varie facoltà)


Gli intervistati alla cittadella sono stati 60: di questi solo in tre erano ancora all’oscuro delle imminenti elezioni studentesche. La maggior parte di loro ha affermato che andrà a votare (45), anche se qualcuno deciderà di andare solo all’ultimo momento. Nove studenti invece non si recheranno al seggio.
I nomi dei candidati e delle varie liste sono sconosciute solo a una minoranza degli intervistati (10 persone). Tutti gli altri invece hanno già deciso che lista appoggiare e per quale candidato rettore, tra quelli già ufficiali, fare il tifo. E anche questa volta Recca, che qui è molto conosciuto, vince nettamente sull’avversario Pioletti: 55 preferenze contro appena 2.

 

Quasi 150 intervistati non sono ovviamente sufficienti per descrivere preferenze e schieramenti della totalità della popolazione universitaria dell’Ateneo catanese (che conta oltre 60.000 iscritti). Tuttavia conforta il fatto che la grande maggioranza degli intervistati segua con un certo interesse gli appuntamenti della politica universitaria. Certo è che se da un lato sembra che gli studenti abbiano già deciso in massa quale sia il loro candidato ideale, dall’altro occorre dire che non tutte le carte sono state messe sul tavolo. E quelle che già ci sono devono ancora essere giocate. La campagna elettorale, quella vera, quindi deve ancora cominciare.

 

Nell’attesa comunque vi proponiamo un simpatico elenco di frasi e situazioni, raccontate da alcuni intervistati, tipiche di ogni periodo di elezioni studentesche (ma non solo…), raccolte durante le interviste:

– “E’ da un mese che prendo caffè gratis”
– “Ricevo chiamate da gente che non conosco e mi ricarico”
– “Se mi chiedono il voto quelli che non conosco, presentandosi come grandi amici? A questa domanda si potrebbe rispondere K costante…”
– “Se mi voti ti presto gli appunti”
– “Non ci calcoliamo per mesi e poi…”
– “Mi voti? (senza aggiungere niente e senza conoscersi)”
– “C’è questo mio caro amico… E’ matematico e pure triste”
– “Prima delle elezioni, mi ritrovo pieno di amici, dopo quando chiamo per uscire il sabato sera, sono sempre solo!”

 

 

 

Dati raccolti da: Daniele Bazzano, Giovanna Grasso, Giorgio Pennisi, Dalila Amoroso e Maria Rosa Strano.Cappelletto di Silvia Lo Re.


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