Under 40, uomo e in più di un caso su due extracomunitario. È il profilo medio di chi viene preso in carico dai centri di sostegno e ascolto presenti nelle due città della Sicilia orientale. Numeri in calo rispetto al 2016
Gli invisibili nelle stazioni di Catania e Messina Quasi mille persone assistite negli Help Center
A chi parte e arriva nelle stazioni di Catania e Messina si affiancano quanti invece tra i binari ci vive, la maggior parte delle volte in condizioni drammatiche, alleviate dalla presenza degli Help center: i centri di sostegno ed ascolto che forniscono servizi e beni di prima necessità.
Il report annuale sull’aiuto prestato proviene dall’Osservatorio sul disagio e la solidarietà nelle stazioni (Ods). Nel 2017 l’Help center di Messina ha soccorso 364 utenti, per il 90 per cento uomini, la maggior parte extracomunitari (70 per cento). La componente etnica maggiore è nigeriana (19%), seguita da quella marocchina (12%), rumena (9%) e tunisina (4%). I numeri della città dello Stretto sono di gran lunga superati da quelli di Catania. Da dove sono passate 617 persone, che per tratti socio-demografici rispecchiano la composizione messinese. Si tratta, infatti, per l’84 per cento di uomini, più della metà di provenienza extracomunitaria, di cui il 16 per cento africani.
In entrambe le città oltre la metà dei senzatetto ha un’età compresa tra i 18 ed i 40 anni, mentre si mantengono basse le percentuali degli over sessanta (6% a Messina; 1% a Catania). Anche il numero di interventi effettuati dal centro etneo sono molto più consistenti, ammontando a 126.474, ovvero a 403 ogni 1000 abitanti. Mentre Messina si ferma a quota 14.572, per una media di 61 ogni 1000 abitanti. Interventi soprattutto di bassa soglia – vale a dire consistenti nell’erogazione di servizi di base, quali mense, docce e vestiario – ma anche di orientamento sociale, cioè di attivazione di specifici servizi in favore dell’utente richiedente.
Nonostante le presenze stimate, gli interventi sono comunque in calo rispetto al 2016, essendo diminuiti del 24 per cento a Messina e del 9 per cento a Catania. Ciò non significa, però, che ai precedenti invisibili non se ne siano aggiunti o sostituiti altri. I nuovi utenti, infatti, raggiungono il 97 per cento a Messina, probabilmente in quanto città di transizione, ed il 59 per cento a Catania, dove l’utenza sembra mantenersi più stabile. Tra i senzatetto risultano anche minori, seppure con percentuali molto basse: il 7 per cento a Messina e l’1 per cento a Catania. All’appello mancano i dati su Palermo, il cui Help center sarà di prossima apertura.