Gli ‘avvertimenti’ a Rita Borsellino

Ieri sera, al cinema Dante di Palermo, dove Rita Borsellino si è presentata al cospetto dei suoi elettori accanto a Nicki Vendola, il leader di Sel venuto in Sicilia a sostenere la sua candidatura alle primarie del centrosinistra previste domani, non si parlava d’altro. Ricevere minacce di morte, a Palermo, quando si è candidati a guidare la città, non è uno scherzo. Anzi.
Nicki Vendola va subito al nodo della questione: “Non c’è bisogno di telefonate anonime e minacce per sapere che Rita Borsellino è un personaggio scomodo per una ‘certa’ Sicilia e per una ‘certa’ Palermo”, dice il leader di Sel, che non nasconde la sua preoccupazione per il clima di questa campagna elettorale. E’ stato proprio Vendola a lanciare una sorta di allarme politico. Per dire a tutti i palermitani che in pista sono scesi tanti “Gattopardi”, ovvero personaggi che annunciano “grandi cambiamenti”, ma che in realtà, per dirla con il personaggio del celebre romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, vogliono cambiare tutto “per non cambiare nulla”.
Una giornata politica ‘elettrica’, quella di ieri per Rita Borsellino. In giro, come ogni giorno, del resto, per ascoltare le ragioni della gente di Palermo. A un certo punto, la notizia di un’intimidazione a un sacerdote della città da sempre in prima fila a sostegno dei ceti deboli: Padre Antonio Garau. E’ il parroco della chiesa di San Paolo Apostolo nel rione di Borgo Nuovo. Qualcuno ha appiccato un incendio all’ingrresso della struttura ‘Oretolandia’, gestito dalla Jus Vitae. Immediato l’intervento di Rita Borsellino. “Esprimo la mia solidarietà a Padre Antonio Garau per l’intimidazione al centro per l’infanzia ‘Oretolandia’, a cui mi legano tante battaglie sociali e di legalità fatte a Palermo oltre che un forte legame di amicizia personale”, dichiara a caldo la candidata a sindaco di Palermo.
Non immaginando, ovviamente, quello che sarebbe andato in scena qualche ora dopo. Una chiamata dal tono piuttosto preoccupato arriva ieri pomeriggio nella sede del Pd di Palermo, in via Bentivegna. E’ la voce di una donna che chiede con insistenza il numero di Rita Borsellino, candidata per le primarie del centrosinistra il prossimo 4 marzo, cioè domani. La chiamata viene presa da un segretario, che subito chiede alla donna le sue generalità, dicendo di non disporre dell’autorizzazione per fornire il numero. Allora l’interlocutrice risponde di volerlo, è urgente afferma: “Vogliono ammazzare Rita Borsellino”. Preoccupazione e panico, invadano la sede del partito di via Bentivegna e, dopo aver informato il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, e la stessa Borsellino, l’addetto alla segreteria del partito espone subito denuncia alla polizia. Gira voce che una chiamata analoga sia stata ricevuta anche dalla cugina della candidata, sua omonima, anche questa volta la voce era femminile.
Giusto nel pomeriggio, Rita Borsellino si trova presso il teatro Dante per l’incontro con Nicki Vendola. Alla domanda circa la minaccia di morte, la stessa Rita Borsellino risponde: “Io ne so esattamente quanto voi, a dire il vero non penso nulla e non avrei cosa pensare, spero sia stato soltanto qualcuno che ha pensato di farlo, oppure magari uno scherzo, ma purtroppo ne dubito. Si certo – prosegue Rita Borsellino – si sta avvicinando domenica quattro marzo, ma io non voglio prendere tale segnale in considerazione. Io sono più che serena, ed anzi ci tengo a precisare che vorrei non dar molta voce a tale facenda. Queste cose si alimentano quando se ne parla. Potrebbe anche trattarsi di uno scherzo, ma di certo adesso non spetta a me dirlo, c’è una denuncia in corso”.
Sulla vicenda immediatamente arrivano le prese di posizione da parte dei vertici del Pd nazionale come quella espressa in una nota da Pierluigi Bersani che manifesta la sua solidarietà verso la Borsellino. “Ricevere telefonate in cui si parla di morte, è un fatto molto grave e che di certo non va sottovalutato. Desidero esprimere a Rita Borsellino tutta la vicinanza e solidarietà possibile. In Sicilia come altrove, il linguaggio delle minacce e dell’intimidazione si batte con il rafforzamento della democrazia”.
Solidarietà a Rita Borsellino viene espressa da Fabrizio Ferrandelli, nche lui candiato ale primarie del cntrosinistra di domani. “Esprimo la mia più totale solidarietà a Rita Borsellino per le minacce ricevute oggi – dic Ferrandelli -. Si tratta molto probabilmente del gesto di un personaggio folle e mitomane, o di uno scherzo di pessimo gusto. Oppure, peggio, ma non meno probabile, del sottile e vigliacco tentativo di destabilizzare la già abbastanza tesa atmosfera di queste primarie. Certamente nessuno ne aveva bisogno”.
La solidarietà a Rita Borsellino arriva anche da Massimo Costa, candidato del Terzo polo a sindaco di Palermo. “Esprimo solidarietà e vicinanza a Rita Borsellino per la telefonata di minacce ricevuta. Auspico che quanto prima si moderino i toni di questa campagna elettorale e si possa passare ad un confronto sereno per il bene della città”.

 


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