Al vertice dell'associazione nel Calatino ci sarebbe Fabrizio Ingala. Insieme a lui i tre figli, l'ex moglie e l'attuale compagna. Da alcune conversazioni telefoniche emergerebbe il ruolo predominante della componente femminile del nucleo. Guarda foto e video
Gli affari nella droga della famiglia allargata Giro da un chilo al giorno gestito dalle donne
Un’intera famiglia allargata sarebbe divenuta un’associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti e alla detenzione e al porto illegale di armi da fuoco. A rafforzare il vincolo degli otto sodali, arrestati questa mattina nel Calatino, sarebbero stati i loro legami familiari. Fabrizio Ingala (classe 1969), che sarebbe la figura di vertice dell’associazione, è l’ex marito di Concetta Arena (classe 1974) e attuale convivente di Maria Concetta Tamarindo (classe 1984). Tra gli arrestati anche i figli di Ingala: Salvatore (classe 1998), Michele (classe 1995) e Maichol (classe 1993) con la moglie Gessica Giustolisi (classe 1993) e Eleonora Gentile (classe 1992) parente della famiglia Ingala per parte della madre (che, infatti, di cognome fa Ingala).
Traffico e vendita al dettaglio di cocaina, marijuana e hashish. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, gli indagati avrebbero organizzato frequenti viaggi per consegnare ingenti quantità di droga destinate alla vendita al dettaglio nei territori di Mirabella Imbaccari, Caltagirone e Piazza Armerina. Un’attività fiorente che avrebbe permesso al nucleo familiare di smerciare fino a un chilo di stupefacente al giorno. Nelle attività fondamentale sarebbe stato il ruolo delle donne, addette alla gestione degli approvvigionamenti, della suddivisione, del confezionamento e della vendita al dettaglio. Nell’ambito delle indagini, è emerso che la componente femminile avrebbe agito materialmente spesso su indicazione degli uomini. In particolare, ci sarebbero delle conversazioni telefoniche in cui Ingala senior guida la compagna sui posti in cui far trovare la droga agli acquirenti.
L’organigramma familiare dell’associazione sarebbe stato costruito per fare in modo che alcune figure servissero per riprendere le attività illecite dopo l’arresto di alcuni degli associati. Su delega della procura distrettuale di Catania – direzione distrettuale antimafia – cento carabinieri del comando provinciale di Catania, supportati da militari
della compagnia di intervento operativo del XII battaglione “Sicilia” e del
nucleo cinofili di
Nicolosi
, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catania. Il provvedimento ha avuto origine da un’indagine, iniziata nell’aprile 2016, denominata Panta Rei (locuzione greca che significa Tutto scorre), condotta dalla compagnia dei carabinieri di Caltagirone. Coordinata in un primo momento dalla procura della Repubblica di Caltagirone, per ragioni di competenza
funzionale è poi passata sotto la direzione dalla procura etnea.
Elenco arrestati
Destinatari di misura cautelare in carcere:
Fabrizio Ingala, classe 1969 figura di vertice dell’associazione (carcere Catania Bicocca);
Maichol Ingala, classe 1993 (carcere Caltagirone);
Michele Ingala, classe 1995 (carcere Caltagirone);
Salvatore Ingala, classe 1998 (carcere Caltagirone);
Soggetti sottoposti a misura degli arresti domiciliari:
Concetta Arena, classe 1974;
Gessica Giustolisi, classe 1993;
Maria Concetta Tamarindo, classe 1984;
Eleonora Gentile, classe 1992.