Foto della pagina Facebook Giuseppe Castiglione

Che succede all’Ars dopo l’arresto di Giuseppe Castiglione? E le possibili ricadute fino alla Giunta di Catania

Decadenza, sospensione o nessuna delle due? L’arresto del deputato regionale Giuseppe Castiglione porta a interrogarsi su quello che ne sarà del suo seggio all’Assemblea regionale siciliana. Ma non c’è in ballo solo il suo futuro politico. Lasciata la poltrona della presidenza del Consiglio comunale di Catania, Castiglione è stato eletto alle Regionali del 2022 con 5397 voti nella lista Popolari e Autonomisti. Adesso è in carcere con l’accusa di scambio elettorale politico-mafioso. «In questi casi si applica la legge Severino, una norma di tutela dell’ordinamento penale», dice a MeridioNews Filippo Scimè, segretario generale dell’Ars. L’applicazione della legge che prende il nome dalla ministra del governo Monti, però, richiede un procedimento non semplice.

«L’autorità giudiziaria deve comunicare al commissario dello Stato il provvedimento di custodia cautelare – spiega Scimè al nostro giornale – poi il commissario dello Stato lo trasmette al Consiglio dei ministri». A quel punto, «la presidente del Consiglio adotta un decreto di sospensione, indicando la data dalla quale decorre la sospensione. Dopodiché questo decreto, tramite il commissario dello Stato, viene notificato all’Ars che ne prende atto e fa scattare la supplenza del primo dei non eletti per il periodo della sospensione». Ma prima di arrivare alla sospensione serve capire se l’arresto verrà convalidato. «Se la misura cautelare non dovesse essere convalidata dal tribunale di Sorveglianza – continua Scimè – Castiglione verrebbe rimesso in libertà e, quindi, il procedimento che porta alla sospensione si interromperebbe». Tutto, quindi, resterebbe com’è. Ma cosa succederebbe invece se, dopo essere stato sospeso, Castiglione dovesse tornare in libertà durante della legislatura in corso? «Non essendo più soggetto a nessuna misura cautelare – spiega Scimè – tornerebbe all’Ars e il supplente verrebbe meno».

Tra i se e i ma, intanto, si pensa già al futuro, che riserva un altro nodo da sciogliere. Se alla fine Castiglione dovesse essere sospeso da deputato regionale, al suo posto siederebbe Alessandro Porto. Primo dei non eletti della lista Popolari e Autonomisti con 4687 voti, Porto è attualmente assessore al Comune di Catania. Ed ecco il nodo da sciogliere: visto che Catania ha più di 20mila abitanti, l’incarico di assessore comunale e quello di deputato regionale non sono compatibili. Porto, quindi, dovrebbe scegliere se restare nella giunta di Enrico Trantino o andare a Palermo per sostituire il suo collega di partito finito in carcere. MeridioNews ha provato più volte a contattare l’assessore Porto, ma non è stato possibile parlare con lui.


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