Giunta regionale riunita con vista Sant’Agata A Palazzo Esa dopo la salita dei Cappuccini

«Troppi catanesi in giunta», aveva tuonato Gianfranco Micciché qualche settimana fa invocando un rimpasto in salsa palermitana. E consapevole dell’importanza che riveste la festa di Sant’Agata nel capoluogo etneo, venerdì scorso, nell’ultima seduta dell’assemblea regionale, in un fuori onda captato comunque dal microfono lasciato acceso, faceva i conti ad alta voce sul calendario dell’Ars: «Ricordatemi quand’è Sant’Agata…». 

I lavori dell’Ars per questa settimana sono fermi: prossima seduta fissata all’11 febbraio. Non si ferma invece il lavoro della giunta regionale che, però, oggi si trasferisce da Palermo a Catania. Appuntamento alle 15.30 al palazzo Esa, sede della Regione, proprio lì dove è previsto il passaggio del fercolo con Sant’Agata, in uno dei momenti più suggestivi e attesi del giro esterno: la salita dei Cappuccini. 

Così – tra un documento contabile, una discussione sull’ente acquedotti siciliani e una sulle ex province – ci sarà sicuramente il tempo per salutare il passaggio della santa. E sembrerebbe che in programma ci sia anche un omaggio ad Agata da parte del presidente Nello Musumeci, già ieri sera presente a Palazzo degli elefanti, dove non metteva piede da sei anni, per assistere allo spettacolo piromusicale andato in scena in piazza Duomo. 

Tradizionalmente il fercolo affronta la salita dei Cappuccini intorno alle 16, dopo il discorso alla città che l’arcivescovo tiene nella vicina piazza Stesicoro. Ma, complice anche la sosta forzata delle candelore per la pioggia, la processione oggi ha affrettato i tempi, come non accadeva da decenni: monsignor Gristina ha già tenuto il suo discorso e poco dopo le 14 il fercolo è arrivato ai piedi della salita e a seguire a Palazzo Esa.


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