L’atleta africano si aggiudica la 94esima edizione della corsa più antica d’Europa, trionfando allo sprint sul norvegese Moen: «Sono felice per questa vittoria, ancora non ci credo». Primo degli italiani Daniele Meucci, che ha chiuso al settimo posto
Giro podistico di Castelbuono, vince Tedese L’etiope batte al fotofinish il norvegese Moen
È il giovanissimo etiope Worku Tadese ad aggiudicarsi il la 94esima edizione del Giro podistico di Castelbuono. La corsa più antica d’Europa si è svolta oggi nella cittadina in provincia di Palermo in concomitanza, come da tradizione, con le festività di Sant’Anna, santa patrona del paese. Il podista africano, che non ha ancora neppure 17 anni (ed è stato di recente medaglia d’argento ai Mondiali di Cross under 20 che si sono tenuti ad Aarhus, in Danimarca) si è imposto allo sprint con il tempo di 34’.33’’ sul norvegese Sondre Moen. A chiudere il podio, a ruota, l’ugandese Albert Chemutai con il tempo di 34’.35’’. Sono stati sostanzialmente loro tre a dettare il passo nei dieci giri per le vie della cittadina (per un totale di 11.340 metri). I primi giri sono stati caratterizzati dalla classica fase di studio, poi il gruppo si è andato scremando anche grazie al continuo saliscendi. Ai piedi del podio, l’ugandese Oscar Chelimo, seguito da Onespore Nzikwinkunda, dal Burundi, mentre primo degli italiani è stato Daniele Meucci, che ha chiuso settimo con il tempo di 35’.34’’. Primo dei siciliani invece Vincenzo Agnello, quindicesimo.
E lo stesso Tadese, dopo aver tagliato il traguardo, non riesce a trattenere la gioia per il suo successo: «Sono felice per questa vittoria, ancora non ci credo. Sono rimasto entusiasta per via del pubblico che ci ha incitati dal primo all’ultimo giro. Stavo bene ma vedevo che i miei avversari non mollavano e allora ho cercato di spingere di più. Fortunatamente è andata bene». Soddisfatto anche il norvegese Moen, nonostante abbia dovuto accontentarsi del secondo posto al fotofinish: «La gara è stata bella e spettacolare. Ho dato il massimo e ho sfiorato la vittoria. Le salite, soprattutto quando il caldo si è fatto sentire, le ho sofferte abbastanza. Poi ho tentato di recuperare sui miei avversari, ma non è andata come speravo».
In una delle altre gare che hanno riempito il pomeriggio castelbuonese, per la precisione nella gara vintage che ha visto sfidarsi atleti provenienti da quattro province siciliane, alcuni momenti di tensione si sono registrati quando il cinquantenne trapanese Pietro Spanò si è accasciato a terra nella centralissima Piazza Margherita (poco dopo aver tagliato il traguardo), colto da un arresto cardiaco. L’intervento dei volontari del 118 è stato immediato, l’uomo è stato soccorso e dopo un lungo massaggio cardiaco e l’intervento del defibrillatore ha ripreso conoscenza, prima di essere trasportato all’ospedale San Raffaele Giglio di Cefalù.