Giro d’Italia, strade colabrodo a un mese dal via Comuni a secco, 500mila euro da patto per Sud

L’edizione del centenario del Giro d’Italia deve fare i conti con le strade siciliane e, a meno di un mese dall’arrivo della carovana rosa nell’Isola, ci sono arterie ancora ridotte a un colabrodo. A finire nel mirino degli organizzatori – a gestire la corsa è il gruppo editoriale Rcs – sono la quarta e la quinta tappa, rispettivamente la Cefalù-Etna e la Pedara-Messina. Durante l’ultimo sopralluogo, come emerso nelle ultime ore, sono stati chiesti interventi urgenti in particolare nei tratti di competenza dei Comuni etnei di Santa Maria di Licodia e di Nicolosi. Ordinaria amministrazione che però rischia di diventare utopia quando le amministrazioni, nelle loro casse, non hanno i fondi necessari per eseguire i lavori. Per risolvere il problema ed evitare un quanto mai improbabile stravolgimento alla tabella di marcia degli organizzatori, è stata trovata una soluzione tampone che verrà sancita oggi dalla firma di una convenzione tra la Regione siciliana, l’Anas e i due Comuni

Il finanziamento, per una quota che dovrebbe essere leggermente superiore a 500mila euro, verrà prelevato dai fondi del patto per il Sud grazie al progetto relativo a una statale siciliana approvato per errore due volte. Prima dell’arrivo dei soldi da Roma, la Regione si prenderà in carico l’anticipo della somma con i cantieri che verranno affidati direttamente all’Anas.

Nel dettaglio tra le strade che subiranno gli interventi più rilevanti c’è il viale Aldo Moro a Santa Maria di Licodia. Da qui il plotone, nella tappa del 9 maggio, pedalerà verso Ragalna e Nicolosi. La prima tranche di lavori, per un importo di 234mila euro, verrà eseguita fino al bivio per la strada Cavaliere Bosco. Una striscia di asfalto lunga alcuni chilometri piena di vere e proprie voragini, come dimostrano le foto scattata da MeridioNews, dove verrà rifatto ex novo tutto l’asfalto, fino al bivio per Ragalna. Il cantiere in questo caso dovrebbe essere avviato già da martedì prossimo, subito dopo le festività di Pasqua. 

A Nicolosi, somma prevista circa 250mila euro, le strade interessate dagli interventi sono la via Guglielmo Marconi, via San Nicola e poi un tratto della strada provinciale 92 che conduce fino al rifugio Sapienza. Qui è previsto l’arrivo di tappa, come già avvenuto nel 2011 con la vittoria dello spagnolo Alberto Contador. Tra i problemi evidenziati c’è quello dei tombini che spesso si trovano in una posizione più bassa rispetto alla sede stradale. Quello delle strade colabrodo, tuttavia, sembra non essere solo un problema siciliano. In Sardegna, dove sono previste la partenza e altre due tappe prima del giorno di riposo e del trasferimento in Sicilia, la questione è finita al centro di un’interpellanza di 13 consiglieri regionali che hanno chiesto interventi urgenti per consentire il regolare passaggio del Giro. 


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